Tangente a Palazzolo, la condanna ad Helg è da rideterminare
“La subconcessione di spazi aeroportuali per lo svolgimento di un’attività di ristorazione, qualora trovi origine in un rapporto derivato tra il concessionario e il terzo, al quale l’amministrazione concedente sia rimasta estranea, neppure essendo prevista dall’atto concessorio primario una preventiva autorizzazione all’affidamento di tale attività, ha natura privatistica sottratta alle regole dell’evidenza pubblica”.
Lo scrive la corte di Cassazione nelle motivazioni della sentenza con cui ha annullato con rinvio, per la sola rideterminazione della pena, la condanna a 4 anni e 8 mesi inflitta dalla corte d’appello all’ex presidente della Camera di Commercio e vice presidente della società Gesap, Roberto Helg, che gestisce l’aeroporto Falcone Borsellino.
La Suprema corte ha escluso infatti l’aggravante contestata a Helg, non riconoscendogli la qualità di pubblico servizio. Una nuova sezione dunque dovrà ricalcolare la pena tenendo conto del venir meno dell’aggravante.
Helg, accusato di estorsione e concussione, venne arrestato nel 2015 mentre intascava una tangente da 100.000 euro dall’imprenditore di Cinisi Santi Palazzolo per rinnovargli la concessione per un punto vendita all’aeroporto. A denunciarlo, fu lo stesso imprenditore.