Regionali, ecco chi tenta di conquistare un posto all’Ars nel nostro comprensorio

Il sindaco di Terrasini Giosuè Maniaci sarà candidato alle elezioni regionali del 5 novembre. Ad annunciarlo è stato lui stesso questa mattina. Maniaci, eletto a giugno dello scorso anno alla guida della cittadina marinara con una coalizione di centrosinistra, prova adesso a conquistare un seggio a Palazzo dei Normanni, sede del parlamento siciliano. Il primo cittadino terrasinese ha trovato posto nel Movimento dei Territori di Leoluca Orlando. La lista che sarà formata da diversi sindaci e amministratori siciliani si chiamerà “Arcipelago” e sosterrà la candidatura a presidente della Regione, di Fabrizio Micari, rettore dell’Università di Palermo, che corre con il supporto del Partito democratico, di Sicilia Futura e degli alfaniani.
Per la candidatura alla Regione di Maniaci, non sono necessarie le dimissioni da sindaco visto che amministra un comune inferiore ai 15.000 abitanti.

Ha dovuto invece lasciare la poltrona di sindaco per correre alle regionali Salvo Lo Biundo, per nove anni, primo cittadino di Partinico. Lo Biundo che si è dimesso lo scorso mese di aprile correrà invece con il Partito Democratico ma sempre a sostegno di Micari.

E non è l’unico partinicese a tentare di varcare la soglia di Sala d’Ercole. Ci prova anche l’architetto Antonio Parente, 34 anni, attivista del Movimento 5 Stelle dal 2012, votato online dagli iscritti. Naturalmente i grillini puntano sul candidato presidente Giancarlo Cancelleri.

Nel collegio di Trapani, tenta la riconferma la deputata alcamese Valentina Palmeri, eletta con un boom di consensi cinque anni fa, anche lei con i Cinquestelle. E sempre ad Alcamo, in corsa c’è anche Mimmo Turano, che ha lasciato la coalizione di centrosinistra per passare con Nello Musumeci. Turano, esponente dell’Udc, tenta di ottenere un posto nel listino del presidente che gli consentirebbe di essere eletto automaticamente in caso di vittoria di Musumeci.

In campo per le regionali c’è anche l’ex sindaco Pd di Alcamo Giacomo Scala, che già ci provò, senza successo, cinque anni fa. Stavolta si candiderà con Sicilia Futura a sostegno di Fabrizio Micari.

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