Partinico. La madre di Emiliano Puleo: ci sentiamo abbandonati dal governo

È delusa e amareggiata dal comportamento del ministero degli Esteri, Fina Fontana la madre di Emiliano Puleo, uno dei tre ragazzi siciliani in carcere da quasi due mesi in Germania, dopo le manifestazioni contro il G20 di Amburgo di luglio.

“Il governo non ha proferito parola in merito, non ha voluto nemmeno interessarsi della questione. In Italia, evidentemente, esistono cittadini di cui la politica non si vuole occupare, forse per non rischiare di infastidire la potente Germania”, scrive la madre del militante di Rifondazione comunista di Partinico in una lettera indirizzata a Repubblica.

Il ragazzo e i due catanesi Alessandro Rapisarda e Orazio Sciuto, del Centro Sociale “Liotru” sono in cella dal 7 luglio. Sono accusati di tentate lesioni e disturbo della quiete pubblica, assieme ad altri tre ragazzi italiani, anche loro in cella.Per loro domenica pomeriggio ci sarà un sit in a piazza Verdi a Palermo. “Fin da piccolo ha sempre sentito la passione politica e ha deciso sin da subito di schierarsi in difesa dei più deboli. Andare ad Amburgo per partecipare alle manifestazioni contro il G-20 è stato per lui la normalità”, si legge nella missiva della madre di Puleo.

Poi, entrando nel merito del caso, aggiunge: “In attesa che, finalmente, venga stabilita la data del processo ci troviamo a fare i conti, giorno dopo giorno, con la terribile burocrazia tedesca e l’ostruzionismo che subiscono i manifestanti arrestati. Emiliano, insieme agli altri ragazzi, rimane trattenuto in carcere perché sussiste, secondo quanto sostenuto dalla corte, un pericolo di fuga. Emiliano – continua Fina Fontana – è un cittadino dell’Unione europea, ha sempre vissuto, studiato e lavorato in Italia. Eppure questo non basta, tutto questo non viene preso in considerazione perché contrasta con l’immagine che hanno voluto dare di mio figlio, pericoloso “black block” che va in giro a lanciare bottiglie contro la polizia, per giustificare, con il più facile capro espiatorio trovato negli stranieri, il palese fallimento nella gestione dell’ordine pubblico”.

Pochi giorni fa una delegazione del circolo di Rifondazione Comunista di Partinico è andata ad Amburgo per far visita a Puleo: “Nonostante la prigionia si trova in buone condizioni anche se la lunga detenzione comincia ormai a farsi sentire”, raccontano i militanti.

Domenica, alle 18,30, davanti al teatro Massimo di Palermo ci saranno i compagni di partito del ragazzo di Partinico, i centri sociali e numerose sigle palermitane. . “Io non posso arrendermi e insieme ai tanti che hanno espresso da tutta Italia e da tutta Europa solidarietà e vicinanza a mio figlio e agli altri ragazzi arrestati ad Amburgo, continuerò a lottare fino a quanto Emiliano, Orazio, Alessandro, Riccardo e Fabio non saranno liberi. Fino a quando non saranno tutti liberi”, conclude la lettere Fina Fontana

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