Il sindaco di Bagheria contro la deputata carinese Mannino: “è una m…”
Anche il nome della deputata carinese Claudia Mannino spunta fra le intercettazioni che hanno inguaiato il sindaco di Bagheria Patrizio Cinque sotto indagine per vicende legate all’abusivismo e ai rifiuti.
“Ti ricordo che questa situazione l’ha messa quella minchiona di Claudia Mannino e quindi siamo veramente dei geni…che vuoi che ti dica è incredibile, vessiamo le persone in questo modo secondo me” aveva detto il sindaco Cinquestelle di Bagheria, intercettato al telefono con un suo assessore.
La “situazione” cui fa riferimento il primo cittadino grillino è legata alla norma approvata nel settembre del 2014 che inaspriva le sanzioni per i titolari di edifici abusivi e che era il frutto di un emendamento presentato dalla parlamentare che allora era ancora all’interno del gruppo Cinquestelle alla Camera (oggi invece è sospesa).
Erano ancora lontani, insomma, i giorni dell’inchiesta sulle cosiddette “firme false”, e le faide tutte interne al Movimento, scaturite da quella vicenda. A quella norma si doveva la pesante sanzione che stava per arrivare al cognato del sindaco grillino, a causa di una abitazione abusiva, appunto. L’emendamento di Claudia Mannino è del 2014. E in quei giorni, le parole e le idee del Movimento sembravano molto diverse da quelle espresse più recentemente dal sindaco Cinque. Nessun timore di “vessare” le persone, nel 2014, anzi i toni erano quelli trionfalistici di una legge che avrebbe premiato gli “onesti” e avrebbe finalmente penalizzato i “furbi”.
Il testo, prima firmataria Claudia Mannino, – rivendicava il Movimento – prevede che, qualora l’abusivo non demolisca il proprio manufatto entro 90 giorni dall’ordine di demolizione, questi debba pagare una sanzione da 2.000 a 20.000 euro.
“Si tratta – precisavano i grillini – di un milione e duecentomila case” e fra queste ci sarebbe pure quella del cognato del sindaco di Bagheria. E il primo cittadino adesso è indagato anche perchè avrebbe avvisato i familiari dell’indagine in corso sulla casa abusiva, si sarebbe attivato per allungare i tempi dei controlli e per ottenere una sanzione ridotta.