Carini, negata sospensiva a ricorrenti “differenza tari 2015”

La Commissione Tributaria Provinciale, con propri provvedimenti depositati in data 1/9/2017 ha negato la richiesta di sospensione dell’esecuzione del primo ricorsi proposti da alcuni utenti relativamente ad avvisi di accertamento emessi dal Comune di Carini per differenza Tari 2015 e dagli stessi impugnati sulla motivazione della non debenza stante il disservizio della raccolta rifiuti lamentato per quell’anno. A scriverlo in una nota è il sindaco Giovì Monteleone che si dice soddisfatto del punto a favore registrato in sede cautelare che “consentirà all’ente locale di riscuotere immediatamente quanto richiesto. Per la decisione finale . ammette e conclude il primo cittadino di Carini – occorrerà comunque attendere la fissazione dell’udienza di merito da parte dei giudici”. Di parere opposto il Consigliere Comunale del Movimento 5 stella Ambrogio Conigliaro che smentisce la nota diffusa dal sindaco Monteleone. “La Commissione Tributaria Provinciale – scrive l’esponente del movimento penta stellato – non ha accolto la richiesta di sospensione del pagamento in relazione al ricorso sul primo semestre della TARI 2015 che il Comune di Carini ha inviato con mora e sanzione del 30% a tutti quei cittadini che avevano contestato i mancati servizi e per i quali gli uffici comunali non hanno mai risposto. La mancata sospensione non entra nel merito delle ragioni del ricorso ed in ogni caso poco cambia per gli utenti, essendo già state erogate le sanzioni. Per tale motivo – prosegue Conigliaro – si richiederà la procedura di urgenza nella trattazione del ricorso, perché la mancata accettazione della sospensiva serve solo al comune per scrivere a ruolo gli importi, che probabilmente non vedrà mai in caso di esito favorevole ai ricorrenti”. Ambrogio Conigliaro conclude la nota scrivendo che “nei primi 6 mesi del 2015 Carini è finita in tutti i TG nazionali per le migliaia di tonnellate di rifiuti per strada, non ultima Striscia la Notizia con addirittura 2 servizi a pochi mesi di distanza. Asserire, come fa il comune, che tutto è stato svolto seguendo le regole, è un torto ai cittadini onesti che pagano le tasse e vorrebbero che queste vengano utilizzate per servizi e non per “politica”.

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