Camporeale, sequestrati in un bar 30 Kg di alimenti in cattivo stato di conservazione
Risultati tutt’altro che tranquillizzanti per la salute pubblica e la sicurezza alimentare quelli emersi nel corso di un accurato controllo da parte della polizia in un bar di Camporeale, dove vengono serviti anche cibi surgelati da cucinare o da riscaldare al momento. Su alcuni alimenti maleodoranti e in cattivo stato di conservazione c’era persino la muffa,mentre su altri a farla da padrona erano gli insetti. Sequestrarti 30 chilogrammi di prodotti alimentari surgelati e non in quanto non sicuri, ma che sarebbero stati ugualmente smaltiti , mettendo così a rischio la salute pubblica. Tra la merce posta sotto sequestro: olive ascolane, fragoloni, pasta sfoglia, cornetti , bignè, ricotta, formaggi primo sale, fragoline, pepe nero, tonno (scaduto) , cioccolati, biscotti ecc. Constatata la non idoneità al consumo degli alimenti, tutta la merce sequestrata è stata avviata alla distruzione, mentre per la titolare del locale, P.R., di 41 anni, di Camporeale è scattata la denuncia all’autorità giudiziaria per gravi inosservanze relative , come detto, alla cattiva conservazione dei cibi che erano stipati per la maggior parte all’interno di due congelatori , mentre altri erano posti su scaffali sporchi e impolverati. I cibi fra l’altro erano privi delle obbligatorie indicazioni che potessero consentirne la rintracciabilità e dunque risalire alla data di produzione, di scadenza , al bollo sanitario, ecc. Alcuni alimenti, quali ad esempio ,il salmone era conservato sfuso in contenitori di plastica ed emanava un odore nauseabondo . Riscontrate nel locale anche gravi carenze igienico – sanitarie, per le quali la stessa commerciante è stata sanzionata con una multa di 1.000 euro . La verifica che ha posto sotto la lente d’ingrandimento l’esercizio pubblico, rientra nell’ambito dei controlli integrati del territorio disposti dalla questura di Palermo ed è stata coordinata dagli agenti del commissariato di polizia di Partinico con la collaborazione del reparto prevenzione crimine del capoluogo, della guardia costiera di Terrasini, dell’Asp e della guardia di Finanza di Partinico. Per le numerose infrazioni emerse nel bar durante l’attività di controllo, il personale dell’ Asp ha imposto alla stessa titolare del locale diverse prescrizione, alle quali l’imprenditrice dovrà ottemperare nell’arco di 20 giorni. In caso contrario scatterà la chiusura del bar.