Balestrate. Rimborsi per studenti pendolari, è polemica
Polemiche a Balestrate sul taglio ai rimborsi per il trasporto degli studenti a scuola. A sollevare le critiche è il gruppo di minoranza Balestrate Partecipata: “con la delibera N. 65 del 01-09-17 il sindaco Rizzo e la sua Giunta hanno ridotto, o per meglio dire eliminato, la possibilità per le famiglie, con reddito ISEE superiore ai 6000 euro, di ottenere il rimborso dei biglietti per lo spostamento dei loro figli. La delibera – afferma il capogruppo Tonino Palazzolo – lede il diritto allo studio per i ragazzi che hanno l’obbligo scolastico. Abbiamo già diffidato il Sindaco durante il Consiglio Comunale del 31 Agosto di ritirare immediatamente l’avviso a tutela e a garanzia degli studenti e delle relative famiglie.”
A spiegare come stanno le cose è il sindaco Vito Rizzo, che afferma: “La vicenda del rimborso degli abbonamenti agli studenti pendolari è una di quelle cose frutto di una mamma Regione che mamma non lo è più ormai da tempo a causa dei continui tagli operati negli anni e di scelte legislative nazionali che hanno di fatto reso “bloccato” il bilancio dei comuni
Fin dall’insediamento abbiamo studiato una serie di misure volte all’aumento delle entrate e contestualmente un taglio alle spese , ma tali misure hanno bisogno del tempo necessario per “vederne” gli effetti, anche e sopratutto sul bilancio comunale. Ci siamo trovati a luglio con zero euro nel capitolo del rimborso degli abbonamenti e da quel momento abbiamo monitorato tutte le entrate e praticamente azzerato le uscite per studiare una soluzione alternativa, anche confrontandoci con gli amministratori dei comuni vicini al nostro. Per garantire le fasce più deboli abbiamo deciso di ridurci l’indennità.
Abbiamo così introdotto – prosegue il sindaco – il criterio della compartecipazione alle spese , così come fanno già da tempo la quasi totalità dei paesi del comprensorio.
Abbiamo previsto un rimborso al 100% per le famiglie con isee sotto i 6000€ e un rimborso a scalare in percentuale suddiviso per fasce , in base all’isee (le fasce ancora non sono determinate) e al numero di componenti familiari che usufruiscono del servizio, secondo il principio del quoziente familiare, ossia più si è in famiglia ad usufruire di un servizio e meno si paga in proporzione. Il rimborso – conclude Rizzo – ci sarà per tutti, in proporzione alle proprie capacità economiche”.