Alcamo, due arresti e denunce per vari reati
30 autoradio e una unità cinofila, 983 persone e 385 autovetture controllate, 28 contravvenzioni al codice della strada, 2 arresti, 9 persone denunciate in stato di libertà, 10 patenti di guida ritirate e 6 persone segnalate alla prefettura come assuntori di stupefacenti.
Sono questi i numeri che certificano l’impegno profuso dagli uomini dei carabinieri della Compagnia di Alcamo per rendere sicuro il Ferragosto appena trascorso.
Come ogni anno, in occasione della festività, Alcamo Marina e Castellammare del Golfo sono state “invase” da migliaia di turisti che hanno affollato le spiagge e le piazze cittadine per trascorrere in allegria la notte compresa tra il 14 ed il 15 agosto.
I militari, per garantire un soggiorno sicuro ai cittadini e agli ospiti dei comuni maggiormente gremiti di turisti, in primis Castellammare del Golfo e San Vito Lo Capo, hanno messo in campo 60 militari che, nelle 36 ore comprese tra il primo pomeriggio del 14 agosto e la sera del 15 hanno garantito un’adeguata cornice di sicurezza agli eventi turistici in programma.
Già nel primo pomeriggio del 14 agosto, i militari hanno effettuato numerosi posti di controllo nelle principali arterie stradali alla ricerca di sostanze stupefacenti che qualche giovane pensava di poter consumare in spiaggia.
Grazie anche al fiuto di Ron, il cane addestrato per la ricerca di droga in forza ai Carabinieri Cinofili di Palermo, sono stati controllati e segnalati alla Prefettura di Trapani 6 giovani di età inferiore ai 30 anni che occultavano, a bordo dei rispettivi veicoli, sostanze stupefacenti quali marijuana, hashish, eroina e cocaina.
A finire nella rete degli uomini dell’Arma è stato una vecchia conoscenza dei militari, già agli arresti domiciliari dopo una condanna definitiva per rapina, furti, estorsione e spaccio di stupefacenti.
Nonostante il suo curriculum criminale di tutto rispetto, Lekhoudi Azize, cittadino italiano 35enne, nato e residente ad Alcamo, ha continuato a delinquere anche mentre si trovava sottoposto alla detenzione tra le mura domestiche.
I militari, del Nucleo Operativo e Radiomobile di Alcamo, in abiti civili, dopo una lunga attività di osservazione e monitoraggio che ha condotto alla decisiva perquisizione domiciliare, lo hanno sorpreso con 14 dosi di marijuana già confezionate e pronte per la vendita.
Proprio alla luce dei numerosi precedenti e dello stato di detenzione, i Carabinieri hanno tratto in arresto il giovane e hanno denunciato in stato di libertà la sua compagna convivente, G.B. alcamese 37enne, per detenzione di sostanze stupefacenti a fini di spaccio. Il Magistrato di Sorveglianza ha ordinato ai Carabinieri di arrestarlo nuovamente e di condurlo in carcere a Trapani dove sconterà la pena residua.
Nel corso della serata del 14 e fino alle prime ore della mattina del 15 agosto, i Carabinieri della Compagnia di Alcamo si sono suddivisi la costa del territorio di competenza, effettuando numerosi posti di controllo rinforzati a due o più pattuglie finalizzati principalmente al controllo della circolazione stradale e al contrasto alla guida in stato di ebbrezza alcolica.
Complessivamente sono state ritirate ben 10 patenti di guida. I conducenti, tutti cittadini alcamesi o castellammaresi di età compresa tra i 25 ed i 43 anni, sono stati deferiti alla procura della Repubblica di Trapani per guida in stato di ebbrezza alcolica.
Ieri poi, i Carabinieri di Alcamo hanno continuato ad operare con pattuglie in abiti civili e con i colori d’istituto.
Verso sera, gli uomini del nucleo Radiomobile hanno arrestato Antonino Di Benedetto, alcamese 30enne, per lesioni personali aggravate e resistenza a Pubblico Ufficiale.
Il giovane, pluripregiudicato e sorvegliato speciale di pubblica sicurezza con obbligo di soggiorno ad Alcamo, è stato segnalato da un cittadino in quanto, in evidente stato di ebbrezza alcolica, stava arrecando disturbo all’interno di un bar ad Alcamo Marina. Alla vista dei militari, intervenuti a seguito di segnalazione telefonica al 112, ha iniziato ad inveire verbalmente contro le pattuglie, aggredendole fisicamente. Di Benedetto è stato sottoposto agli arresti domiciliari.