Montelepre. Il Pd sulla rescissione dell’Ufficio tecnico associato: “decisione sofferta ma obbligata”

Il Partito Democratico di Montelepre prende posizione sulla rescissione anticipata della convezione dell’Ufficio tecnico associato con il comune di Giardinello, decisa nei giorni scorsi dalla maggioranza consiliare Reset.
“Già durante la campagna elettorale avevamo raccolto numerose lamentele sulle inefficienze dell’Ufficio Tecnico Associato – dichiara in un comunicato la segretaria del circolo PD Oriana Filingeri – lamentele che si sono ripresentate sin dal momento dell’insediamento dell’Amministrazione e che hanno indotto la Sindaca Crisci a convocare nel marzo 2016 un incontro congiunto tra l’Ingegnere Capo, i consiglieri comunali e i professionisti che lavorano sul territorio.
In quella sede, sono state sollevate le criticità dell’Ufficio ed elaborate alcune proposte migliorative. Nei mesi successivi – prosegue la Filingeri – l’Amministrazione ha provveduto a metterle in atto, incontrando non poche difficoltà e numerosi rallentamenti dovuti, a detta dell’Ingegnere Capo, alla carenza di personale. Pur dotando l’ufficio di nuovi dipendenti, le inefficienze sono rimaste inalterate.
Il Gruppo Consiliare Reset – prosegue la segretaria del Pd – ha pertanto ritenuto necessario affrontare la questione e, credendo nell’utilità del confronto, ha anche invitato il gruppo di minoranza a discuterne ma Progetto Comune ha declinato l’invito. Il gruppo Reset ha proseguito il percorso arrivando a una conclusione che, seppur sofferta, si è mostrata quale unica possibile: recedere dalla convenzione con Giardinello.
Decisione “sofferta” perchè in linea di principio è pienamente condivisibile il proposito di unificare gli uffici per ottenere dei risparmi di spesa; ma “unica possibile” perchè il risparmio di spesa del Comune non può avvenire sulle spalle dei tecnici che non riescono a lavorare o dei cittadini che hanno difficoltà a costruirsi un tetto sopra la testa.
E di questo si tratta perchè, sebbene la linea politica sia stata dettata chiaramente prima dalla Commissione straordinaria e poi dall’Amministrazione Crisci (ed è contenuta nella Convenzione in primo luogo e nei solleciti scritti in secondo luogo), il Capo dell’Ufficio Tecnico Associato, ha avuto serie difficoltà a darvi attuazione perchè la Convenzione risultava non bilanciata e non razionalizzata nelle mansioni.
Per correggerla sarebbe stato necessario un nuovo accordo ma, considerate le imminenti elezioni nel Comune di Giardinello, si sarebbe potuto avviare una trattativa soltanto dopo l’insediamento della nuova Amministrazione. Il rischio, in mancanza di accordo, sarebbe stato di non poter sciogliere l’Ufficio Tecnico per tutto il 2018 a causa di una norma della Convenzione che permette al recesso di produrre i propri effetti dall’anno successivo alla deliberazione consiliare e che richiede sei mesi di preavviso. Ciò significa che per poter sciogliere l’Ufficio Tecnico nel 2018 si sarebbe dovuto deliberare il recesso entro giugno 2017.
Non abbiamo la certezza che l’Ufficio Tecnico in questo modo tornerà a essere più efficiente, ma di certo, con un Capo-settore a tempo pieno che gestirà un unico ufficio e non due (come accadeva di fatto), appare evidente una maggiore possibilità di sbloccare l’Ufficio dalla paralisi in cui è in questo momento. E una volta sbloccato e dato respiro al lavoro dei tecnici – conclude la segretaria Pd – si potrà valutare con calma se tornare a una Convenzione con Giardinello e in che termini.”

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