Carini, istitutita commissione consiliare di inchiesta sui dati ambientali del territorio

Nell’ottobre del 2015 il Gruppo Consiliare del MoVimento 5 Stelle di Carini ha presentato una mozione, approvata all’unanimità dal Consiglio Comunale, con la quale impegnava La Giunta Monteleone a rendere pubbliche tutte le informazioni ambientali che interessano la vita dei cittadini. Una mozione che prendeva spunto dalla presenza sul territorio di aziende potenzialmente pericolose per la salute pubblica: un inceneritore, aziende che trattano e smaltiscono rifiuti speciali e pericolosi, un’azienda che si occupa dello smaltimento del percolato delle discariche. Con lo stesso documento, il movimento penta spellato chiedeva inoltre al primo cittadino, di rendere pubbliche le analisi delle acque erogate nel territorio ed i dati relativi al Depuratore consortile di Ciachea.
Dopo 15 mesi di silenzio e nessun dato reso pubblico, con una mozione sottoscritta da 12 Consiglieri Comunali lo scorso 6 febbraio, è stata chiesta l’istituzione di una Commissione di Inchiesta come previsto dal Regolamento di funzionamento dell’assemblea civica.
Ieri sera, dopo altri 4 mesi, la Commissione ha visto la sua istituzione e la nomina dei suoi componenti, che saranno coordinati, per scelta della maggioranza, dal Consigliere Comunale Fabio Ferranti.
Intanto, in questi mesi nell’area industriale sono avvenuti 2 gravi incidenti : l’esplosione dell’inceneritore della Ecofarma e quello della Sidermetal, dove per oltre 24 ore, hanno bruciato rifiuti plastici; a questi si è aggiunta una importante scoperta dei Consiglieri del MoVimento 5 Stelle e cioè che, sarebbero in fase di realizzazione, nel territorio di Carini, due nuovi impianti che il capogruppo Ambrogio Conigliaro definisce “ambientalmente pericolosi”. Si tratterebbe di un “pirogassificatore” per la produzione di energia elettrica dalla combustione di materiale organico e di “un impianto di recupero e smaltimento di rifiuti pericolosi e non, con una capacità annua di quasi 20.000 tonnellate, e tra questi 2.000 tonnellate di rifiuti classificati “pericolosi”.
Tutto questo – sottolinea il Consigliere Comunale del Movimento 5 stelle Ambrogio Conigliaro – all’insaputa dei cittadini e, forse ancor più grave, dell’intero massimo consesso civico. Ad aggravare la vicenda dell’impianto di trattamento da 20.000 tonnellate – aggiunge Conigliaro – la firma in calce all’autorizzazione di Mauro Verace, il funzionario regionale arrestato nel corso dell’inchiesta denominata “Piramidi” e definito “facilitatore” per aggirare gli ostacoli burocratici allo smaltimento dei rifiuti speciali”.

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