Il Presidente Mattarella nega l’udienza privata con Gulotta ma esprime “vicinanza umana e apprezzamento”
La Presidenza della Repubblica scrive a Giuseppe Gulotta, l’alcamese ingiustamente detenuto in carcere per 22 anni con l’accusa di aver ucciso due carabinieri nella casermetta di Alcamo Marina nel lontano 1976.
Il contenuto della lettera scritta per conto del Capo dello Stato, è incentrato sull’ingiustizia della detenzione e sul “sincero apprezzamento” della condotta di Gulotta, che da innocente in carcere ha avuto fiducia nella giustizia.
“Il Presidente della Repubblica – si legge – è al corrente della vicenda giudiziaria di cui ella è stato vittima. La privazione della libertà personale per oltre due decenni, a causa di una colpa mai commessa, è un evento drammatico in contrasto con i valori sui quali il nostro paese fonda le sue radici democratiche. Il Capo dello Stato – si legge ancora – desidera manifestarle la propria vicinanza umana nonché il sincero apprezzamento per la condotta che ella ha manutenuto nel corso dell’ingiustizia detenzione patita, la quale ha avuto termine anche grazie anche alla serena fiducia che ella ha continuato a riporre nella giustizia”.
A scrivere al Presidente Sergio Mattarella era stato nei mesi scorsi il movimento politico Abc che aveva avviato una raccolta firme online per chiedere un incontro tra Gulotta e il Capo dello Stato, ricordando le motivazioni che hanno portato a conferirgli la cittadinanza onoraria del comune di Alcamo. Il presidente Mattarella a causa degli impegni istituzionali però non concederà l’udienza privata con Gulotta.
Alcamo Bene Comune in un comunicato ha espresso soddisfazione per la lettera della Presidenza della Repubblica. Non possiamo che condividere – conclude ABC -, altresì il “rammarico” per l’impossibilità manifestata dalla Presidenza della Repubblica, ufficialmente per “i numerosi impegni istituzionali”.