Castellammare, si dimette l’assessore Fausto: «non voglio essere complice del fallimento amministrativo»
Giuseppe Fausto si è dimesso dalla carica di assessore comunale di Castellammare del Golfo. L’amministratore che aveva le deleghe al bilancio e finanze, Patrimonio, Personale e Sviluppo Turistico, era entrato in giunta nell’estate 2016 in quota “Nuovo Centro Destra”, gruppo di minoranza in consiglio. In una lettera inviata al sindaco Nicolò Coppola, Fausto spiega i vari motivi che lo hanno portato a questa decisione.
“Il mio gruppo era entrato in giunta chiedendo garanzie sulla realizzazione di alcuni punti, tra cui la rotazione dei dirigenti” scrive nella lettera di dimissioni Fausto. “Abbiamo anche presentato un atto di indirizzo in tal senso, e non solo non si è dato seguito alla tanto auspicata rotazione, ma non si è nemmeno riusciti a incidere su un più efficiente utilizzo dei funzionari in genere. Abbiamo sollecitato, sin dal mese di settembre 2016, gli uffici preposti a bandire la gara per la gestione dei parcheggi a pagamento, ma, nonostante le sollecitazioni, il servizio è scaduto il 30 aprile e della gara non c’è traccia. Abbiamo più volte sollecitato la gara per l’affidamento del servizio di tesoreria, scaduto a dicembre 2016, ma anche di questo non vi è traccia, col rischio che, in caso di ulteriore richiesta di proroga, il comune potrebbe vedersi revocato l’affidamento di due milioni di euro. Abbiamo tentato di organizzare per tempo un servizio navetta che collegasse il parcheggio realizzato in prossimità dello Stadio con il centro storico ma evidentemente questo servizio non crea entusiasmo nella Sua Persona, caro Sindaco. Avremmo voluto mettere mano al regolamento sui de hors ma anche in questo caso il Suo modo di intendere la gestione della cosa pubblica non è andata a braccetto con le decisioni prese dalla maggioranza che La sostiene. Nel mese di dicembre 2015 avevamo ottenuto, allora all’opposizione, la stipula di un mutuo per il rifacimento del manto stradale di alcune importanti arterie viarie. Ma, nonostante il voto favorevole del consiglio, non vi è traccia del bando di gara per il rifacimento delle strade. Abbiamo provato a far dialogare L’Ufficio Lavori Pubblici con l’Eas ma ancora una volta i Suoi propositi, caro Sindaco, sono risultati fumo negli occhi. Non siamo disponibili ad affrontare un’altra estate con l’erogazione idrica nei quartieri in balìa della telefonata dell’utente di turno. Le avevamo proposto di installare un paio di telecamere per meglio gestire le zone a traffico limitato ma anche in questo caso la richiesta è rimasta inevasa. Mi dispiace Sindaco ma non siamo più disponibili ad apparire complici di un fallimento amministrativo che a nostro avviso è frutto di un modo anacronistico di gestire la cosa pubblica.
Senza considerare il fallimento del progetto per la realizzazione di un impianto per la depurazione delle acque e le notizie poco rassicuranti che giungono per i lavori di messa in sicurezza del porto.
Dopo tre anni di opposizione dura, su richiesta dei vertici regionali e provinciali del nostro partito, ci facemmo carico del fatto che, nell’interesse di Castellammare, sarebbe stato opportuno dare un contributo alla gestione della cosa pubblica. Oggi ci rendiamo conto che il nostro modo di intendere la gestione della Pubblica Amministrazione è lontano anni luce dal Suo e quindi, sempre nell’interesse della nostra Città, rassegno le dimissioni dalla carica di assessore comunale.
Mi consenta comunque un ringraziamento alla Sua Persona, il cui modo di fare probabilmente si scontra col concetto di gestione della cosa pubblica che è profondamente mutato rispetto alla sua ultima esperienza Sindacale, di cui in questi mesi decorre il trentennale. Un ringraziamento a tutta la Giunta, ai Dirigenti e a tutto il personale dipendente che, ognuno per il suolo ruolo, mi hanno consentito di porre in essere questa breve e controversa esperienza. Un grazie infine ai consiglieri comunali con i quali tornerò a confrontarmi a tempo pieno e verso i quali nutro un sentimento di stima consolidatosi in questi mesi.”
.
.