“Mare negato ai cittadini di Carini”, presentata una raccolta firme
Tornano alla carica i cittadini che chiedono l’accesso al mare nello specchio d’acqua antistante la zona del residence di Marinalonga a Carini. Stavolta lo fanno attraverso una petizione popolare e alcune fotografie indirizzate al sindaco, e per conoscenza, al consiglio comunale e alla Guardia di Finanza. “Gli abitanti del residence – si legge in una nota – si sono appropriati, in maniera esclusiva, di un tratto di costa di quasi un chilometro.Caso, forse unico in Italia”
I firmatari della petizione chiedono al primo cittadino Giovì Monteleone, la firma di un ordinanza che consenta il libero accesso al mare: “la legge regionale 35 del 2005 – scrivono – dispone, per le aree in concessione, che occorre prevedere dei percorsi pedonali di accesso o di uso pubblico. Questa disposizione è chiaramente riportata nell’atto di concessione demaniale agli abitanti del residence. Ma i condomini – si legge sempre nel testo della petizione – non hanno mai ottemperato a tale prescrizione e hanno recintato l’area con muri, reti e ringhiere e rafforzato la guardiania, instaurando, all’apparenza, una sorta di apartheid contro la popolazione carinese. Il mancato rispetto della concessione – concludono – può comportare la decadenza della stessa.”
Già lo stesso anno, gli stessi cittadini, con il supporto di un legale, avevano scritto all’assessorato regionale territorio e ambiente. Inoltre il Tar, con ordinanza del 15 settembre 2016, aveva annullato il ricorso presentato dai proprietari del residence, contro il provvedimento emanato dal Comune di Carini che ha intimato il condominio a rimuovere il cancello posto all’ingresso dell’area privata.
Adesso i firmatari tornano ad appellarsi al sindaco per eliminare quello che definiscono un “uno sconcertante privilegio” che impedisce a tutti i cittadini di godere dell’unico tratto di costa balneabile a Carini.
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Eventuali repliche vanno inviate a teleoccidente@libero.it .
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