Inizierà il 19 luglio il processo a Pino Maniaci e agli altri indagati dell’operazione Kelevra
Reggono le accuse che la Procura contesta a Pino Maniaci. Il giornalista di Telejato, come anticipato ieri, è stato rinviato a giudizio per estorsione dal gup Gabriella Natale. Il processo inizierà il 19 luglio, sia per Maniaci che per gli altri imputati: Nicolò e Antonio Salto; Giuseppe, Tommaso, Francesco, Davide e Antonino Giambrone, Francesco e Salvatore Petruso, Antonino Frisina. Ha scelto l’abbreviato Salvatore Brugnano. Sono imputati a vario titolo di mafia, estorsione e intestazione fittizia di beni e tutti fermati nell’ambito dell’operazione Kelevra del maggio dello scorso anno.
Secondo i pubblici ministeri Francesco Del Bene, Roberto Tartaglia e Annamaria Picozzi, il giornalista avrebbe estorto soldi ai sindaci di Borgetto e Partinico, Gioacchino De Luca e Salvo Lo Biundo. In cambio del denaro il direttore di Telejato avrebbe smesso di mandare in onda servizi critici sulle due amministrazioni comunali. Normali pagamenti di spazi pubblicitari: così si è sempre difeso Maniaci, sostenendo di non avere “mai abbassato la guardia, la prova è nei mie telegiornali”.
Davanti al palazzo di giustizia il giornalista ribadisce la linea di sempre. “C’è stato un accanimento nei miei confronti.”