Costretta a prostituirsi, si difende il 51enne: «si sta vendicando»

Respinge tutte le accuse: nega di aver segregato in casa la compagna e di averla costretta a prostituirsi, anzi sostiene pure che era lei «ad avere tanti uomini e perciò che l’avrebbe lasciata». Si difende il 51enne arrestato martedì scorso dai carabinieri della compagnia di Partinico per sequestro di persona, riduzione in schiavitù, induzione, favoreggiamento e sfruttamento della prostituzione, nonché lesioni nei confronti della 28 anni affetta da disabilità mentale e con la quale aveva intrapreso una relazione nel luglio del 2010. L’uomo –scrive il Giornale di Sicilia- è stato interrogato ieri mattina dal gip Roberto Riggio ed avrebbe spiegato che la ragazza agirebbe per vendetta. Ma ad accusare il 51enne ci sarebbero pure i clienti che sentiti in Procura avrebbero riferito che ad organizzare gli incontri era proprio il compagno della ragazza che l’accompagnava pure nelle loro abitazioni. La vendeva per 20 euro o per un po’ di cibo. Inoltre per il sostituto procuratore Sergio De Flammineis, che coordina l’inchiesta, l’uomo avrebbe segregato la compagna in casa. «Lei viveva a Partinico ed io a Terrasini –avrebbe dichiarato l’uomo- come avrei potuto chiuderla in casa? Era libera e in paese tutti dicevano che si prostituiva. L’anno scorso l’ho cacciata fuori di casa e lei si vendica». Secondo l’indagato, difeso dall’avvocato Elena Gallo, dietro alle accuse della ragazza ci sarebbero i genitori che non avrebbero mai approvato la loro relazione.

foto repertorio

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