Beni confiscati assegnati ai comuni di Borgetto, Terrasini, Montelepre e Castellammare del Golfo

Tra i 440 beni che, in questi giorni, l’Agenzia Nazionale dei Beni Sequestrati e Confiscati ha consegnato agli amministratori degli enti locali delle province di Palermo, Trapani e Agrigento, una ventina sono stati assegnati al Comune di Borgetto, 9 a quello di Terrasini, 1 a quello di Montelepre, e 17 a quello di Castellammare del Golfo.

Al sindaco di Borgetto, Gioacchino De Luca, sono sati consegnati, tra gli altri, due edifici sottratti al boss Nicolò Salto, la sua casa di contrada Carrubbella ed un’altra unità abitativa che insiste in via Puglisi; tre immobili e diversi terreni ubicati in contrada Corsitti appartenuti a Giuseppe Amato, un terreno demaniale sottratto a Leonardo D’arrigo, due case di via Sant’Agostino confiscate a Gaspare Bagarella ed altri beni tolti a Gaetano Lunetto.

Al sindaco di Terrasini, Giosuè Maniaci, sono stati consegnati diversi appezzamenti di terreno, tra cui quello di contrada Piano che sarà utilizzato per la realizzazione del nuovo centro comunale di raccolta dei rifiuti.

Al primo cittadino di Montelepre, Maria Rita Crisci è stato consegnato un terreno di 1.200 metri quadri che si trova in contrada Presti. Si tratta del primo bene confiscato alla mafia che viene assegnato all’ente locale che è stato sottratto a Giuseppe Di Bella. Vista l’ubicazione nei pressi degli impianti sportivi, è volontà dell’amministrazione comunale, destinarlo per ampliare le strutture del Centro Pino Puglisi.

Il sindaco di Castellammare del Golfo, Nicolò Coppola, ha ottenuto invece degli edifici che si trovano in contrada San Paolo della Croce, destinati ad ospitare la nuova caserma dei carabieri ed il nuovo commissariato di polizia di Stato. Il Prefetto Umberto Postiglione gli ha consegnato, inoltre, fabbricati e terreni in varie zone centrali della città ed in località come Scopello che, saranno utilizzati per attività sociali, culturali e aggregative.