Terrasini. Impianto compostaggio e stoccaggio, slitta ancora la decisione finale
Slitta nuovamente la decisione finale della Conferenza di Servizi che stabilirà se realizzare il “Centro di compostaggio e stoccaggio rifiuti non pericolosi” in contrada Paterna a Terrasini. I progettisti dell’impianto voluto da F.C. Edil Ambiente dovranno produrre altra documentazione. Intanto un altro macigno si abbatte sulla realizzazione del centro: è stato arrestato e posto ai domiciliari infatti, il dirigente regionale che ha presieduto le prime riunioni della Conferenza di servizi. E’ coinvolto in una indagine per traffico illecito di rifiuti nel catanese. Non emerge comunque alcun collegamento con la vicenda di Terrasini. Alla conferenza di ieri, a rappresentare la comunità locale c’erano il sindaco Giosuè Maniaci e la consigliera cinquestelle Eva Deak. Clima tesissimo nel corso della riunione che alla fine è stata nuovamente rinviata.
Come è noto, sono molti a Terrasini i pareri contrari alla realizzazione dell’impianto, progettato a meno di due chilometri da Città del Mare, a poche centinaia di metri dal centro abitato di contrada Paterna e vicinissimo ad un campo con coltivazioni biologiche. Ad esprimersi negativamente sono stati nei giorni scorsi, il Consiglio comunale, il Wwf, il Forum Ambiente Calarossa e l’Associazione Peppino Impastato. La deputata del Movimento 5 Stelle Claudia Mannino ha prodotto decine di pagine di osservazioni, rilevando diversi aspetti poco chiari nella vicenda. “L’unica strada percorribile di legalità e di rispetto delle norme – dichiara la Mannino – è puntate massicciamente sulla raccolta differenziata. In Europa si sta decidendo di portare per legge al 70% lo standard che i paesi membri devono raggiungere entro il 2030 (fra appena 13 anni) e limitare lo smaltimento in discarica al 5% dei rifiuti indifferenziati.”
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.foto archivio