Terrasini, 70 mila euro il bottino della rapina alle poste

A volto scoperto, senza armi,  qualche attimo prima della chiusura. Il rapinatore entrato in azione ieri mattina era uno dei clienti in fila agli sportelli dell’ufficio postale. Almeno in apparenza. Ha aspettato tranquillo con il suo ticket in mano. Ma evidentemente seguiva le mosse degli impiegati che stavano terminando il turno di lavoro. Appena ha visto una delle impiegate che stava caricando lo sportello bancomat la strattonata e le ha portato via il pacco con i soldi. Poi con un calcio è riuscito ad aprire una delle porte a vetri. Ad attenderlo all’uscita  c’era un complice che lo ha caricato a bordo di una moto. I due, poi,  hanno fatto le perdere le tracce. È questa la prima ricostruzione della dinamica del colpo sul quale sia Poste italiane che i carabinieri mantengono il riserbo. Incerta l’entità del bottino che potrebbe essere di circa duemila euro.  Si trova ricoverata in ospedale, invece, l’impiegata. Nella caduta avrebbe riportato delle contusioni. Le condizioni di salute, comunque, non destano preoccupazioni. I militari dell’Arma, intanto, hanno acquisito le immagini delle telecamere a circuito chiuso  e stanno cercando di identificare l’uomo. Al momento della rapina, dentro l’ufficio, erano presenti ancora cinque  o sei persone che, addirittura, assieme agli altri impiegati hanno cercato di fermare il rapinatore. Dai racconti di alcuni presenti, pare che si tratti di un giovane di circa 25 anni, dai modi distinti e con un accento che lascia pensare  abiti in questa parte  della provincia di Palermo.  Colpisce la rapidità e la sicurezza che ha mostrato nell’esecuzione del colpo. Intanto, perché era rimasto dentro i locali a volto scoperto e senza armi. Poi perché forse  sapeva con precisione quando si sarebbe  materializzato il pacco di banconote che serve a ricaricare il bancomat. Quando ha visto l’impiegata non ci ha pensato due volte a sfilarle dalle mani il denaro. A quel punto, il problema era uscire con rapidità prima che potesse essere fermato o si potessero bloccare le uscite. Mentre i presenti tentavano di fermarlo, ha colpito con violenza  una delle porte. In via Santa Rosalia, a poca distanza, era ferma un’altra persona che lo aspettava in sella ad una moto. Da lì, a due passi dalla Via Palermo e dalla Statale 113, è stato facile dileguarsi. Sul posto, poco dopo, sono arrivati i carabinieri della compagnia di Carini che seguono le indagini. Novità potrebbero saltare fuori dalle registrazioni video. Ma, il fatto che fosse a volto scoperto spinge a ritenere che   possa trattarsi di un incensurato. Ipotesi, comunque, al vaglio degli inquirenti.  L’episodio di ieri mattina è solo l’ultimo in ordine di tempo. Già nel 2014, un giovane aveva tentato di rapinare l’ufficio postale con modalità molto simili. In quel caso, aveva saltato il bancone che separa il pubblico dallo spazio riservato ai dipendenti e aveva cominciato ad arraffare soldi dai cassetti come fosse a casa sua. A fermarlo, però, era intervenuto il direttore della filiale. Alla fine, il giovane malvivente era riuscito a divincolarsi e a scappare.

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