Baglio di Carini, il Gip convalida il sequestro

Il Giudice per le indagini preliminari ha convalido il sequestro di tutta l’area del Baglio di Carini che nei giorni scorsi era finita nel mirino della Capitaneria di Porto di Terrasini, che accogliendo diverse segnalazioni dei cittadini, ha provveduto a mettere i sigilli.

L’area sottoposta a sequestro – circa 1200 metri quadri, che comprende pure l’antica fortezza che un tempo era utilizzata come tonnara- era occupata abusivamente da alcune barche da diporto e da barche da pesca in disarmo, che ne impedivano la libera fruizione.

I militari hanno sequestrato pure opere di cemento e verricelli alimentati, tra l’altro, attraverso un allaccio abusivo alla rete elettrica.
La zona era in stato di degrado, con la presenza di rifiuti di vario genere legati all’attività di pesca che adesso gli abitanti del luogo hanno rimosso.

Accertamenti in corso sulla realizzazione della strada di accesso, anche questa sequestrata, con facoltà d’uso per i soli abitanti, perché pur essendo demaniale marittima risulta asfaltata senza alcuna autorizzazione.

Sabato scorso un gruppo di cittadini riuniti nell’associazione Pescatori per il baglio di Carini, attraverso i nostri microfoni, ha chiesto il dissequestro dell’area, proponendosi pure di gestirla in collaborazione con il comune.

Il Gip però giovedì aveva già convalidato il sequestro. “L’area essendo demaniale marittima– fanno sapere dalla Guardia Costiera – è in custodia alla Regione, proprietaria del bene. Il comune almeno nella parte demaniale marittima non ha alcune potere se non quello di chiederla in concessione. Il baglio, al momento non è riconosciuto come bene storico e neanche approdo perché mancano le necessarie condizioni di sicurezza.”

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