Alcamo, il Pd chiede le dimissioni del capogruppo consiliare M5S Laura Barone

“Il capogruppo consiliare del Movimento 5 stelle di Alcamo, Laura Barone, deve dimettersi e deve le sue scuse all’opposizione e a tutta la cittadinanza”.
A dichiararlo in una nota è Giacomo Sucameli, rappresentante della minoranza che guida in aula il Partito democratico, reagendo alle esternazioni fatte dalla collega di maggioranza che sostiene il sindaco penta stellato Domenico Surdi.
Nell’ultima seduta consiliare, infatti, convocata dal Presidente Baldo Mancuso per approvare atti propedeutici al bilancio, dopo circa 5 ore di dibattito sugli atti inerenti le tariffe Tari, Imu e Tasi, Laura Barone, ritenendo offensivo l’atteggiamento assunto dall’opposizione che, a suo dire, avrebbe solo fatto ostruzionismo, ha esordito dicendo: “Se noi questa sera abbiamo mantenuto la calma e siamo rimasti per lo più in silenzio è perché vogliamo darvi spazio di parola, cosa che potremmo anche tranquillamente evitare. Vi veniamo incontro perchè il gruppo, in più occasioni, ha detto che maggioranza e minoranza devono collaborare. Noi adesso – ha concluso Barone – ci sentiamo legittimati, ogni volta che c’è un ordine del giorno, a fare ciò che vogliamo”.
Parole che hanno scatenato una serie di polemiche sui social network e che hanno, inevitabilmente, fatto montare la protesta da parte del Partito Democratico, il cui capogruppo Giacomo Sucameli sostiene di credere che “la politica sia altro, sia interesse per la città, per i suoi cittadini e non schermaglia continua e nemmeno una partita 14 contro 10. Dovrebbe essere una collaborazione – prosegue Sucameli, a volte certo anche scontro tra maggioranza e opposizione, ma tutto ciò in democrazia”. L’esponente del PD, ricorda al capogruppo del Movimento 5 stelle che la minoranza “può prendere la parola come e quando desidera, prima come cittadini e poi come consiglieri. Abbiamo il dovere e il diritto di parlare per la nostra città e anzi, da adesso ancora di più, per controllare l’incommentabile lavoro che la Giunta Surdi sta facendo. Credo – conclude Giacomo Sucameli rincarando la dose – che il potere che sentite di avere fra le mani abbia distorto le idee e le percezioni, quindi consiglio di tornare con i piedi per terra e di ricordarvi che i consiglierei comunali rappresentano uno strumento per i cittadini, non i proprietari dell’aula consiliare”.

FOTO GOLFOWEB

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