Partinico, maltrattamenti a scuola. Il Gup accoglie nuove parti civili

Hanno scelto di essere processate con il rito abbreviato, le tre insegnanti accusate di presunte violenze, nei confronti di alcuni alunni che frequentano la scuola Capitano Polizzi di Partinico.

Le tre donne, agli arresti domiciliari dallo scorso 28 settembre, ieri mattina si sono presentate in aula davanti al Giudice per le Udienze Preliminari Fabrizio Anfuso che, ha respinto la richiesta di citare il ministero dell’Istruzione, come responsabile civile per eventuali danni da risarcire, proprio perché il processo si svolge con in abbreviato.

Anche se sarebbero soltanto tre i bambini (di cui uno disabile) che sarebbero stati picchiati ed umiliati dalle insegnanti, il giudice Anfuso ha accolto le richieste di costituzione di parte civile avanzate pure dai genitori di altri tre alunni che avrebbero assistito alle presunte vessazioni. Il gup ha stabilito che anche loro possono avere diritto ad un risarcimento.

L’inchiesta è nata dalla denuncia dei genitori di una delle alunne che, turbati dai racconti della figlia, hanno deciso di rivolgersi alle Fiamme Gialle.
La bambina, infatti, tornando da scuola, riferiva alla famiglia le scene violente a cui spesso assistiva durante le lezioni, compresi i maltrattamenti subiti da un bimbo disabile.

La Guardia di Finanza, così, decise di piazzare delle telecamere nascoste a scuola e, le immagini riprese, avrebbero confermato i racconti fatti dalla piccola ai genitori.
Secondo il procuratore aggiunto Salvatore De Luca ed il sostituto Ilaria De Somma, che hanno coordinato le indagini della guardia di finanza, le tre insegnanti sarebbero ree di avere usato in classe, metodi particolarmente violenti, nonostante si trovassero di fronte bimbi di appena 6, 7 anni.

Le telecamere nascoste avrebbero anche ripreso una scena in cui, l’insegnante di sostegno di un piccolo alunno disabile, sarebbe arrivata a pestargli piede e ginocchio con il tacco della scarpa. “Ti faccio piangere”, avrebbe detto al bambino, prima di metterlo in punizione in un angolo per più di un’ora. Sarebbero stati documentati anche schiaffi, pizzichi e insulti ai danni dei bambini: “Oggi vi faccio la faccia tanta”, avrebbe minacciato una delle maestre.

Alla prossima udienza, fissata per il prossimo 21 febbraio, si terrà la requisitoria del pubblico ministero.

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