Differenziata, la classifica dei virtuosi: ecco i comuni più “ricicloni” nel palermitano
E’ del 34% la media della raccolta differenziata nei comuni dell’Ato Palermo 1, l’ambito territoriale che comprende i 12 paesi della fascia costiera fra Isola delle Femmine e Balestrate.
Il dato è stato pubblicato dall’Ufficio speciale per la differenziata, istituito dalla Regione Siciliana che sta monitorando l’andamento del ciclo dei rifiuti in tutta l’Isola. In questi giorni, l’organismo guidato guidato dall’ingegnere Salvatore Cocina ha diffuso i dati ufficiali fino allo scorso mese di novembre.
Sono i comuni di piccole dimensioni ad ottenere i risultati migliori. Fra quelli più “ricicloni” in assoluto c’è Giardinello che con l’86% di differenziata è sul podio dei centri più virtuosi di tutta la Sicilia, secondo solamente a Campofiorito che ha raggiunto il 91%.
Nel nostro comprensorio non mancano comunque altre realtà virtuose con risultati inimmaginabili fino a qualche anno fa. Fra gli altri comuni dell’Ato 1, hanno raggiunto importanti traguardi Balestrate con il 64%, Montelepre con il 61%. Trappeto con il 50%, Isola delle Femmine con il 43% (quest’ultimo dato è riferito ad ottobre). Buoni anche i risultati di Cinisi con il 50% e Terrasini con il 42%.
Capaci a novembre si è avvicinata al 5%: il comune ha attivato la differenziata ad agosto per le sole attività commerciali e a dicembre è stata estesa a tutti i cittadini.
Sempre a novembre, era allo 0% la differenziata di Torretta: anche in questo caso il servizio è partito a dicembre e dunque i risultati si vedranno a breve. Differenziata zero anche a Borgetto: in questo ultimo caso la differenziata non è stata ancora avviata ma il comune, da tempo, si sta muovendo in tal senso.
Fra i centri più grandi del nostro comprensorio, Carini ha registrato un netto incremento dal 9 al 35% in un solo mese, fra ottobre e novembre. Partinico infine ha raggiunto 31%.
Ancora bassa la percentuale nel capoluogo dove il servizio è partito solo in alcune zone: a Palermo la differenziata raggiunge il 13%.
Fuori dall’Ato Palermo 1, spicca San Giuseppe Jato con il 79%. Fra i centri più importanti del trapanese, Alcamo registra il 52%, Castellammare del Golfo il 23% e San Vito Lo Capo quasi il 20%.
Insomma, sono ancora molti i comuni i che devono raggiungere il 65% previsto dalla legge. La raccolta differenziata in Sicilia è cresciuta del 6 per cento da giugno a novembre, passando dal 15% al 21% con una media dell’1 per cento al mese. I dati sono stati presentati nei giorni scorsi dal presidente Crocetta e dall’ingegnere Cocina che ha avvertito i comuni inadempienti: “chi non fa differenziata provoca un danno erariale”.
.
.
.
Credo poco a queste statistiche perché purtroppo nessuno fa caso agli enormi quantitativi di rifiuti che troviamo sparsi nelle campagne all’esterno del paese che si sono triplicati da quando non ci sono più i cassonetti. Questo aspetto non viene affrontato da nessuno.
La gente incivile esiste con e senza la differenziata ma sarebbe molto utile attenzionare questa cosa sorvegliando le zone periferiche.
Francesco
Il mio commento riguarda Palermo. Qui funziona egregiamente un servizio di ritiro dei rifiuti ingombranti, con punti di raccolta dislocati in vari punti della città e in giorni prestabiliti, ma questi dati sono ottenibili solo attraverso i siti internet istituzionali, quindi ben pochi ne hanno conoscenza e di conseguenza continuano ad abbondare nelle strade elettrodomestici, materassi e mobili abbandonati. Inoltre il servizio del ritiro domiciliare è lento (minimo tre giorni di attesa) e non so quanti ne facciano richiesta. Sarebbe invece opportuno che il Comune ponga dei cartelli con tutte le indicazioni relative al deferimento dei rifiuti ingombranti (e anche del materiale edile) presso i cassonetti o almeno uno per ogni strada, con incluso l’avviso delle relative sanzioni per i trasgressori. A questo si possono aggiungere frequenti comunicati radiotelevisivi da parte del Comune. Sono convinto i Palermitani, ben informati, sarebbero capaci e felici di partecipare all’igiene pubblica. Ma altrettanto sono convinto che i funzionari comunali responsabili della pulizia neanche leggeranno questa mia proposta né si degneranno di darmi una risposta.
Avete dimenticato di citare Marsala che è la quinta città della Sicilia ed ha una percentuale del 52% Direi la più virtuosa