Cemento del Golfo, arriva la prima condanna: soddisfazione da LiberoFuturo
Dopo meno di un anno è già arrivata la prima condanna per uno dei presunti mafiosi di Castellammare e Alcamo coinvolti nell’operazione Cemento del Golfo.
12 anni di reclusione sono stati inflitti a Vito Turriciano, 70 anni, accusato di associazione mafiosa ed estorsione, l’unico degli arrestati, ad aver scelto il rito abbreviato. Rinviati a giudizio gli altri quattro indagati dell’operazione, che a marzo 2016, finirono in manette nel blitz dei carabinieri che ricostruirono l’assetto della locale famiglia mafiosa. Il tutto è maturato a seguito della recrudescenza di numerosi attentati incendiari che, alla fine del 2012, vennero perpetrati ai danni di imprenditori edili della zona.
Sulla vicenda interviene l’associazione anti racket Libero Futuro: “Questa pesante condanna a dodici anni inflitta in abbreviato ci induce a prevedere pene ben più pesanti per gli altri imputati nel processo ordinario che inizierà presto.
Un colpo durissimo alla Mafia di Castellammare che è stato possibile grazie al lavoro delle Forze dell’ordine, della DDA di Palermo ed anche alla collaborazione degli imprenditori assistiti da LiberoFUTURO.
Dopo l’arresto degli imputati e la conclusione di questo processo, Castellammare sarà certamente più libera e meno condizionata dagli interessi mafiosi e noi speriamo che gli imprenditori sani insieme ai cittadini sensibili e responsabili ed alle istituzioni locali assumano un ruolo più attivo e responsabile nella lotta alla mafia.
LiberoFUTURO Castellammare, così come ha fatto sin dalla sua nascita proseguirà l’attività di sostegno a chi denuncia e di promozione della legalità. Continueremo, inoltre, ad operare nel settore dei beni sequestrati con la convinzione che per la loro sana gestione sia necessario il coinvolgimento del mondo imprenditoriale e della società civile tutta. Anche a Castellammare – conclude LiberoFuturo- si può fare: DENUNCIA COLLETTIVA!”