Al via la campagna elettorale a San Giuseppe Jato
Il primo a rompere gli indugi nella corsa alla carica di sindaco di San Giuseppe Jato è il cinquantanovenne Giuseppe Siviglia, che su quella poltrona era rimasto seduto per dieci anni: dal 2002 al 2012. A distanza di 5 anni, dunque, l’ex sindaco ci riprova. Ed approfitta del clima di incertezza che da mesi si respira nel comune all’ombra di Monte Iato. Nessun altro, compreso l’uscente Davide Licari, ha finora annunciato di volersi candidare. Così ci ha pensato un “veterano”, che sembrava ormai fuori dall’agone politico. «Non era nelle mie intenzioni e nei miei programmi ricandidarmi– dichiara Siviglia-. Le mie aspirazioni erano ben altre, ma in quest’ultimo periodo le pressioni dei cittadini sono state sempre più incalzanti, preoccupati dallo stato di salute del Comune per il quale pare annunciato un pre-dissesto se non addirittura un dissesto finanziario. La mia amministrazione – continua il neocandidato- ha lasciato il Comune in buona salute e con un attivo di cassa. Ma a distanza di cinque anni la situazione si è capovolta». Da settimane in paese l’opposizione consiliare, e non solo, parla di un ipotetico “deficit di 8 milioni di euro”. Cifre né smentite né confermate dagli uffici comunali. E la scorsa settimana a snocciolare i numeri del presunto dissesto era stato anche l’avvocato Maurizio Liborio Costanza, insieme al consigliere d’opposizione Gianfranco Giacona. Entrambi esponenti di un gruppo politico che però non ha ancora espresso ufficialmente una propria candidatura a sindaco. Così come non ci sono altre candidature ufficiali. Anche se a lavoro ci sarebbero almeno quattro gruppi per altrettante liste civiche. Come cinque anni fa, quando a spuntarla, sul filo di lana, fu la coalizione di centrosinistra guidata dall’avvocato Licari. Che oggi però sembrerebbe intenzionato a non continuare quell’esperienza politica. Anche se non è ancora ufficiale. Nell’incertezza dell’attuale sindaco, si è fatto avanti un ex sindaco. «Mi è stato chiesto di assumermi questo pesante onere – scrive in una nota Siviglia – affinché la mia comprovata esperienza e i pregressi risultati ottenuti possano consentire di ripartire per ricostruire. A breve aprirò la campagna elettorale confrontandomi con i cittadini su tematiche locali e per amore del mio comune guiderò una lista civica. Abbiamo costituito un comitato elettorale aperto alla società civile, artigiani, imprenditori ed abbiamo intrapreso dialoghi con forze politiche sane, al di là dei classici steccati». Il nome di Siviglia circolava già da qualche tempo. Da quando è scoppiata la grana del “palazzetto dello sport”. Un’opera per la quale, nei mesi scorsi, la Ragioneria territoriale dello Stato ha proposto la revoca del finanziamento. Con conseguente rischio di danno erariale. Dei 6 milioni e 150 mila euro, oltre 1 milione sono state spese finora in parcelle, soprattutto negli anni in cui amministrava Siviglia. Che assicura: «Se saro’ eletto ci sarà tanto da dire e da scrivere»