Spese pazze all’Ars, Giulia Adamo condannato a restituire all’erario 157 mila euro
L’ex deputato regionale Giulia Adamo è stata condannata dalla Corte dei Conti, per danno erariale e, dovrà restituire oltre 157 mila euro rispetto ai 244 mila richiesti inizialmente dalla Procura generale.
La stangata dei giudici contabili della sezione giurisdizionale presieduta da Luciana Savagnone, riguarda le cosiddette spese pazze all’Ars, da cui scaturì un’inchiesta contro ex 14 capigruppo della scorsa legislatura.
Tra questi, Francesco Musotto, Rudy Maira, Antonello Cracolici, Innocenzo Leontini, Dino Fiorenza, Cateno De Luca e Titti Bufardeci, già condannati a restituire cifre comprese tra i 42 e i 97 mila euro.
A questi, si aggiunge adesso l’ex deputata regionale che è stata anche Presidente della Provincia Regionale di Trapani, a cui vengono contestate spese che non rientrerebbero nell’attività istituzionale del gruppo parlamentare.
Per la Corte dei Conti sono spese non giustificabili molte tra quelle compiute tra il novembre del 2010 e l’agosto del 2012, periodo nel quale, Giulia Adamo aveva svolto il ruolo di capogruppo dell’Udc. Tra queste, quelle per l’acquisto di computer destinati all’attività politica di 4 deputati regionali, un pranzo da 825 euro offerto all’Ars, contributi per 27.500 euro destinati al partito dell’Udc, spese per cravatte, carrè di seta, pernottamenti in hotel e affitto di sale convegni, oltre 7.500 euro di spese alla bouvette dell’Ars, contributi a deputati regionali e collaboratori del gruppo parlamentare, l’acquisto di otto Ipad e di un sistema audio sempre per Ipad per quasi seimila euro, soldi contanti destinati a giornalisti del gruppo e collaboratori vari, a parlamentari e pure spese per il carburante e la cancelleria.
Per il 2012 contestati altri contributi elargiti all’Udc per oltre 48 mila euro, spese per il volantinaggio e pubblicità del partito anche per la campagna elettorale di Corleone e, infine, 1.500 euro per contribuire ai “festeggiamenti del 19 marzo” e destinati alla Confraternita di San Giuseppe di Montelepre.