La Polizia Municipale di Carini indaga sulla dinamica dell’incidente mortale avvenuto sulla SP1 bis
E’ costata la vita ad un giovane originario dello Sri Lanka, il tragico incidente stradale che ieri pomeriggio si è verificato lungo la Sp1 bis, al Km 3,050, in contrada Scalelle, nei pressi dello Zucco, territorio di pertinenza del Comune di Carini, confinante con Giardinello.
Ilampotharan Ganesamoorthy, aveva solo 29 anni. Da diversi anni viveva a Palermo dove, lavorava come tecnico per la Pama kalt, un’azienda dedita agli impianti di refrigerazione.
Alle 15,00 circa di ieri, alla guida di un furgoncino Renault Kangoo, mentre stava percorrendo la transitata arteria viaria che collega Giardinello all’A29, per raggiungere una ditta di Montelepre a cui fornire assistenza, per cause ancora da accertare, si è schiantato frontalmente contro il lato guida di un camion. L’impatto, ha fatto cappottare il furgone che è finito sul ciglio della strada.
Il conducente del mezzo pesante, un’autista della Cesat Calcestruzzi di Cinisi rimasto illeso, è subito sceso dal camion per prestargli aiuto e chiamare i soccorsi, ma l’auto si è accartocciata e la giovane vittima sarebbe morta sul colpo.
Sul posto, sono immediatamente intervenute due autoambulanze del 118, una proveniente da Terrasini, l’altra da Montelepre. Ma per il ragazzo non c’era più nulla da fare.
Il suo corpo senza vita era rimasto incastrato tra le lamiere del furgoncino, per cui si è reso necessario l’intervento dei Vigili del Fuoco del distaccamento volontario di Carini. I pompieri, hanno prima dovuto ribaltare il mezzo per poi riuscire ad estrarre il cadavere dall’abitacolo.
Tra le forze dell’ordine presenti, i carabinieri della compagnia di Carini e della stazione di Montelepre, agenti della Polstrada e Vigili Urbani di Carini che hanno eseguito i rilievi di rito per stabilire l’esatta dinamica dell’incidente.
Gli agenti di polizia Municipale non hanno voluto azzardare alcuna ipotesi, anche se, da una prima ricognizione, pare che il furgoncino guidato dalla vittima, procedesse a velocità sostenuta.
L’autista del camion, sentito dagli investigatori, avrebbe raccontato di avere più volte suonato il clacson, non appena ha notato che l’auto di fronte stesse invadendo la carreggiata opposta. Quindi non è escluso che il ragazzo possa essere stato colto da un malore o da un colpo di sonno che gli ha impedito di evitare per tempo l’impatto.
La Sp1 bis, è rimasta chiusa fino a mezzanotte. Sia il camion che il furgoncino, finiti sotto sequestro, invadevano l’asse viario. Solo dopo l’arrivo del medico legale è stato possibile rimuovere gli automezzi dalla strada.
I caschi bianchi di Giardinello, hanno eseguito uno straordinario servizio di viabilità, impedendo agli autoveicoli di transitare lungo l’arteria viaria. Gli automobilisti in arrivo a Montelepre e Giardinello, sono stati costretti a dirigersi fino all’uscita autostradale di Partinico, così come quelli che dai due stessi paesi erano diretti per l’autostrada.