Cinisi, 8 consiglieri comunali sottoscrivono una nuova mozione di sfiducia contro il Presidente del Consiglio Manzella
A Cinisi ci riprovano ancora a defenestrare il Presidente del Consiglio Comunale Giuseppe Manzella. Una nuova mozione di sfiducia, sottoscritta da 8 degli 11 consiglieri comunali che sostengono il sindaco Giangiacomo Palazzolo e, che, non condividono l’autorità dell’ex collega di maggioranza, è stato protocollata all’ente locale lo scorso 13 gennaio.
La precedente delibera del 7 novembre scorso, con cui, gli stessi consiglieri avevano decretato la decadenza del vertice dell’assemblea civica, procedendo all’elezione di Antonino Ruffino, per un vizio di forma venne dichiarata illegittima dal Segretario Generale dell’Ente Locale. In pratica, lo stesso atto, non venne pubblicato nell’albo pretorio del Comune di Cinisi entro il termine dei 3 giorni previsti dalla legge regionale 11 del 2015.
Il primo flop, però, non sembra avere scoraggiato i promotori dell’azione politica che, così come sottolinea il consigliere comunale Marina Maltese “altro non è che, una reazione alla sua scelta di dichiararsi indipendente in aula e a quella di non avere rispettato gli accordi pre-elettorali che prevedevano, tra l’altro, quello di cedere la carica istituzionale attualmente ricoperta da Manzella, al terzo anno dall’insediamento”.
Per il diretto interessato si tratta dell’ennesima carnevalata della maggioranza da cui, a suo tempo, aveva preso le distanze. “Quando la politica, anziché occuparsi della cosa pubblica e dei problemi della comunità, si attorciglia su se stessa non preoccupandosi più dei cittadini e delle loro reali necessità, occorre immediatamente – afferma Giuseppe Manzella – assumere una posizione volta a garantire un’inversione di tendenza. Siamo di fronte ad un accanimento contro la mia persona e il ruolo che ricopro – aggiunge – forse senza precedenti nella storia politica di Cinisi”.
In una lettera aperta, indirizzata ai cittadini, Manzella cita le “72 pagine di argomentazioni, per lo più risibili e spesso ai limiti del ridicolo, per chiedere, ancora una volta, la mia testa, per fare saltare il presidente del consiglio in carica e dare così la poltrona a uno dei firmatari della mozione”.
“A quanto pare – prosegue Giuseppe Manzella – l’obiettivo principale di questi consiglieri, mentre intere famiglie cinisare stentano ad arrivare a fine mese, è quello di accaparrarsi la poltrona di presidente del consiglio e fare fuori il sottoscritto. Non sono legato alla poltrona, ho spesso manifestato l’intenzione di dimettermi dalla carica di presidente, un sacrificio magari utile a ripristinare un clima di serenità, ma chi mi sostiene mi dice di non dargliela vinta, ecco perché ho intenzione di continuare a mantenere il mio ruolo, che finora ho portato avanti con serietà e imparzialità, senza smettere di battermi contro la prepotenza di alcuni”.
Il Presidente del Consiglio Comunale di Cinisi, inoltre,scrive delle responsabilità del sindaco Giangiacomo Palazzolo su questa vicenda. Per Manzella, il primo cittadino “sarebbe dovuto essere il primo a cercare di riportare il dibattito politico sui binari del confronto, soprattutto allo scopo di garantire quella serenità necessaria per affrontare le tematiche che interessano lo sviluppo del paese. A quanto pare, invece, per lui non è un problema il fatto che i suoi consiglieri perdano tempo a scervellarsi tra leggi, regolamenti, normative, statuti , con la speranza di trovare un cavillo, per fare fuori il presidente del consiglio in carica. Intanto – conclude Giuseppe Manzella – fuori dal palazzo, fuori dalle segreterie, fuori dai salotti dei consiglieri che tra the e pasticcini preparano mozioni per sfiduciarmi, c’è una Cinisi che chiede risposte”.
Marina Maltese, capogruppo consiliare di maggioranza non ci sta. “Da parte nostra – scrive in una nota – non vi è alcun accanimento personale nei confronti di Manzella. Questa nuova mozione di sfiducia è soltanto il prosieguo di una operazione politica gia’ avviata l’anno scorso e non perfezionatasi per una svista dell’ufficio che, purtroppo, ha comportato la nullita’ della gia’ varata deliberazione di decadenza dalla carica di Presidente del Consiglio”.
“Le motivazioni della mozione di sfiducia – prosegue Maltese – evidenziano una totale incompetenza dello stesso a ricoprire una cosi importante carica; inoltre Manzella ha assunto un comportamento politicamente sleale : ovvero pur di essere votato ha raggirato la maggioranza impegnandosi, con promesse da marinaio, di ricoprire la carica soltanto per tre anni, consentendo successivamente la rotazione che, in politica, e’ ammessa. Se c’e’ qualcuno attaccato alla poltrona – aggiunge Marina Maltese – e’ l’attuale presidente del Consiglio che, pur di non rispettare gli impegni, si e’ dichiarato indipendente senza fornire alcuna motivazione. Gli attuali Consiglieri di maggioranza che lo hanno votato sono ancora in attesa di ricevere spiegazioni sulla sua scelta di prendere le distanze dagli stessi. La mozione – conclude Marina Maltese – comporta l’obbligo del Presidente del Consiglio di portarla in aula entro 10 giorni dalla data di presentazione. Termine che scadrà lunedi prossimo.