Borgetto. Il comune si costituirà parte civile al processo “Kelevra”, udienza il 19 gennaio
Il comune di Borgetto si costituisce parte civile al processo “Kelevra”, scaturito dopo l’operazione antimafia dei carabinieri che il quattro maggio dello scorso anno, portò all’arresto di nove persone accusate di reati e attività illecite di Cosa nostra commessi nel territorio.
La giunta comunale guidata dal sindaco Gioacchino De Luca ha nominato un avvocato che rappresenterà l’ente locale per la costituzione nel procedimento giudiziario.
Si tratta dell’avvocato Salvatore Palazzolo del foro di Palermo, ex sindaco di Cinisi.
Il Comune di Borgetto in qualità di parte offesa, ha ricevuto nei giorni scorsi l’avviso di convocazione dell’udienza preliminare per il 19 gennaio al Palazzo di Giustizia. L’ente ha la facoltà di prendere visione degli atti trasmessi dall’ufficio del Pubblico ministero, di presentare memorie e di produrre documenti.
La delibera di costituzione al processo, scaturisce anche dal nuovo articolo dello Statuto Comunale che testualmente recita “Il Comune si impegna a costituirsi parte civile nei procedimenti penali per reati gravi che ledono l’immagine del territorio comunale”;
Come noto, nell’operazione Kelevra sono finiti in manette boss e gregari della cosca locale. Tutti i soggetti sono accusati a vario titolo, di associazione mafiosa, estorsione e intestazione fittizia di beni.
L’inchiesta ebbe una notevole risonanza per il coinvolgimento del giornalista Pino Maniaci che però non è indagato per fatti di mafia, bensì per presunte estorsioni nei confronti dei sindaci di Partinico e Borgetto.
Nella delibera approvata dal comune, si legge che “nessun impegno di spesa sarà assunto dall’Ente, in quanto per il pagamento spettante allo stesso difensore si farà ricorso al fondo di rotazione per la solidarietà delle vittime dei reati mafiosi”.
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