Blitz dei carabinieri a Giardinello: catturato un latitante e il suo fiancheggiatore
Blitz dei carabinieri questa mattina in contrada Bonagrazia, nel territorio di Giardinello. I militari hanno fatto irruzione all’interno di una villetta ubicata ad alcuni chilometri dal centro abitato, in una zona prevalentemente di villeggiatura.
A finire in manette il latitante Giovanni Vitale, palermitano 47enne, già da tempo latitante, “braccio armato” vicino al clan di Resuttana, nel capoluogo. Ad ottobre i militari sono andati a notificargli il ripristino di una misura cautelare decisa dalla Cassazione e non lo hanno trovato in casa. Da allora le forze dell’ordine gli davano la caccia.
L’operazione è scattata intorno alle 11 e si è conclusa in pochi minuti. La villetta è stata circondata da una cinquantina di militari, nel frattempo un elicottero perlustrava la zona, per evitare fughe. Insieme a Vitale, è finito in manette anche un suo fiancheggiatore, il palermitano Salvatore Billeci, 33 anni, operaio incensurato, che, alla vista dei militari, ha tentato la fuga attraverso una finestra sul retro dello stabile.
Vitale secondo quanto riferiscono i carabinieri “si è tradito per troppo amore”. Infatti sarebbero riusciti a trovarlo seguendo una donna che questa mattina si sarebbe recata da lui per portargli vestiti e generi alimentari.
Vitale era finito in manette nell’ambito dell’operazione “Apocalisse”, insieme ad altre 100 persone indagate, ritenute responsabili, a diverso titolo, di associazione mafiosa, estorsione e altri reati commessi a Palermo.
Lui in particolare era ritenuto responsabile di due vicende estorsive aggravate e continuate, in concorso, commesse nel 2012. Ma già in passato era finito in cella per droga e tentata estorsione.
Dall’11 ottobre era risultato irreperibile nel suo domicilio, non ottemperando alla prescrizione relativa all’obbligo di presentazione alle le forze di polizia.
Poi la latitanza durata appena tre mesi e terminata questa mattina a Giardinello.
