Ars. Al via la riforma degli appalti pubblici
Con 40 voti a favore, 2 voti contrari e 11 astenuti l’Ars ha approvato il disegno di legge in tema di appalti pubblici, che modifica la composizione degli Urega. Un cammino tortuoso che si era più volte bloccato per mancanza del numero legale, suscitando le ire dei costruttori. Il disegno di legge prevede l’abbassamento da un milione e 250mila a un milione di euro della soglia prevista per l’attivazione delle commissioni di gara. Sono inoltre previste le figure dei supplenti per le commissioni di gara, vengono disciplinati i compensi per i presidenti, i componenti interni delle commissioni e i componenti esterni della commissione giudicatrice. In quest’ultimo caso è quantificato un compenso forfettario e onnicomprensivo, in base all’attività di valutazione dell’offerta tecnica legata al numero dei concorrenti ammessi, fermo restando un limite massimo esplicitamente indicato. Viene stabilita la realizzazione di un procedimento istruttorio propedeutico all’espletamento delle gare nonché una differenziazione tra la commissione di gara, che svolge le attività amministrative inerenti alla gara, e la commissione giudicatrice alla quale è demandata la valutazione delle offerte dal punto di vista tecnico ed economico. Poco prima del voto erano stati presentati alcuni emendamenti aggiuntivi, ma il presidente Giovanni Ardizzone li ha bloccati, per evitare che si allungassero i tempi di approvazione della norma.«Con la nuova legge – sostiene il governatore Rosario Crocetta – si aumenta la trasparenza, l’efficienza degli appalti e si potrà velocizzare tutto il sistema di aggiudicazione relativo al Patto per la Sicilia».
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