Scontro Enac – Gesap sulla gestione dell’aeroporto di Palermo

Quarantaquattro milioni di euro, è questa la cifra che Enac chiede a Gesap per non revocare la concessione dell’aeroporto di Palermo. I soldi sono necessari per lo sviluppo dello scalo in termini di crescita e ammodernamento ma Gesap non avrebbe i fondi per rispettare gli accordi. Così con una lettera, Alessio Quaranta, direttore generale dell’ente nazionale per l’aviazione civile avrebbe dato 30 giorni di tempo a Gesap per evitare la revoca della gestione dell’aeroporto “Falcone e Borsellino”. Insomma in un mese bisogna trovare 44 milioni di euro per gli investimenti necessari al rilancio dello scalo. Se non ci riuscirà la proposta di revoca sarà messa ai voti dal cda dell’Enac prima di Natale. L’approvazione porterebbe a un bando per trovare sul mercato una nuova concessionaria. Sarebbe una privatizzazione “forzata”. Leoluca Orlando rappresentante del Comune di Palermo e della città metropolitana che hanno insieme il 71 per cento delle azioni della Gesap, annuncia di rivolgersi “alle opportune sedi giudiziarie, amministrativo-contabili e penali”. E sono preoccupati pure i sindacati sia per i lavoratori sia per i dipendenti di Gesap e delle altre società che a vario titolo operano nell’ambito dello scalo aeroportuale. «Richiamiamo –scrivono dalla CGIL- al senso delle responsabilità quanti hanno un ruolo, come Enac e Gesap, e anche le istituzioni, dal ministero dei Trasporti, alla Prefettura, che devono vigilare per impedire che sull’aeroporto di Palermo si disputi uno scontro a danno di tutta la collettività. Occorre garantire il futuro a questa importante realtà. E il sindacato in tutte le sue articolazioni è impegnato in questa direzione».

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