Scompare l’Udc, i deputati formano i “Centristi per la Sicilia”
L’Udc scompare dall’Assemblea regionale siciliana. Gli otto deputati regionali, guidati dal capogruppo alcamese Mimmo Turano, hanno votato all’unanimità il cambio di denominazione del gruppo parlamentare in “Centristi per la Sicilia“, un nome probabilmente di transizione in attesa di una nuova collocazione.
Solo un deputato, Totò Lentini, a quanto si apprende non ha partecipato al voto. La decisione è stata presa nel corso di una riunione a Palazzo dei Normanni, alla presenza di Gianpiero D’Alia, che si è dimesso dall’Udc nei giorni scorsi in polemica con il segretario nazionale Lorenzo Cesa.
Più tardi Lentini, l’unico a non partecipare al voto per il cambio della denominazione, ha diffuso un comunicato stampa critico verso la scelta, nel quale conferma la sua permanenza all’Udc, ma essendo da solo dovrà passare al gruppo misto: “Non vedo alcun progetto politico chiaro nella scelta dei miei ex colleghi transitati fra i ‘Centristi per la Sicilia’. Purtroppo l’unico elemento evidente della nuova formazione inaugurata da Gianpiero D’Alia è il rimanere collocati a sostegno della disastrosa esperienze di ‘centro-sinistra’ che vede assieme Crocetta, Lumia e Cardinale.”
Dopo 70 anni lo scudocrociato scompare dal parlamento siciliano e svanisce quell’Udc che fino a qualche tempo in Sicilia faceva grossi numeri e raggiungendo la sua massima espressione con l’elezione di Totò Cuffaro a governatore dell’Isola. Nella nostra Regione “i centristi per la Sicilia” rimangono ancorati al centrosinistra, l’Udc nazionale si è invece riavvicinata alle posizioni del centrodestra.