Montelepre. Coltivava marijuana in casa, arrestato un 52enne

Da carpentiere a produttore di droga  indoor. Nell’orticello botanico sotterraneo, oltre le piante di cannabis , sono stati rinvenuti anche fagiolini, destinati al consumo familiare.  La scoperta è dei carabinieri della stazione di Montelepre. Nello specifico, i militari nell’ambito di una mirata e massiccia operazione antidroga, durante la quale hanno scandagliato palmo a palmo tutta la zona di campagna ai confini con Montelepre, hanno trovato  la serra  di marijuana  coltivata al chiuso in un sotterraneo dell’abitazione del carpentiere dal pollice verde, in contrada Mezzamartino. Dentro i carabinieri hanno rinvenuto 67 piante di canapa molto rigogliose, di altezza compresa tra i 120 e i 140 centimetri, già quasi pronte per la raccolta . In arresto con l’accusa di produzione  e detenzione di sostanza stupefacente ai fini di spaccio, è finito  Francesco Caruso, 52 anni, di Montelepre, incensurato. L’uomo che è stato colto in flagranza ,ossia mentre si prendeva cura della piantagione, nel tentativo di giustificarsi avrebbe detto che «per pagare il mutuo ed altre spese si era dato all’llecita attività». Al seminterrato, trasformato in serra, si poteva accedere sia dall’interno dell’abitazione  che dall’esterno. La piantagione era dotata di un sistema di areazione e illuminazione  artificiale , oltre che di  un impianto di irrigazione.  Tutto il materiale rinvenuto è stato sottoposto a sequestro insieme alla marijuana, mentre l’arrestato su disposizione  dell’autorità giudiziaria è stato rinchiuso nel carcere palermitano dei “Pagliarelli”. Ma le indagini dei carabinieri della compagnia partinicese non si fermano qui. I militari stanno infatti accertando se il “coltivatore” avesse dei complici, ossia qualcuno che una volta raccolta ed essiccata l’“erba” l’avrebbe smistata al dettaglio. La marijuana sarebbe stata destinata al mercato dei centri della provincia . Con questa ennesima scoperta  salgono a 10 le piantagioni sequestrate dai carabinieri della compagnia di Partinico dall’inizio di quest’anno per un valore di oltre un milione di euro; mentre 24 sono state le coltivazioni di cannabis scoperte sempre dagli stessi militari nell’arco degli ultimi due anni.

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