Firme false, si sospende dal M5S il deputato Giorgio Ciaccio.

Dopo Claudia La Rocca si sospende dal Movimento 5stelle un altro deputato regionale, Giorgio Ciaccio. Il parlamentare ha seguito l’appello del leader Beppe Grillo e si è fatto da parte nonostante non avrebbe ancora ricevuto l’avviso di garanzia dalla procura che indaga sulle presunte firme ricopiate in occasione della presentazione della lista alle amministrative del 2012 nel capoluogo. «Chiediamo a tutti gli indagati nell’inchiesta di Palermo – aveva scritto sul suo blog Grillo – di sospendersi immediatamente dal Movimento 5 Stelle non appena verranno a conoscenza dell’indagine nei loro confronti a tutela dell’immagine del Movimento e di tutti i suoi iscritti. L’avvenuta sospensione deve essere comunicata attraverso una mail all’indirizzo liste civiche movimento5stelle.it». E così Ciaccio ha inviato l’email e prima di lui l’aveva fatto Claudia La Rocca, la deputata che si è presentata spontaneamente davanti ai magistrati, ai quali avrebbe raccontato la sua verità sulle firme che gli attivisti avrebbero ricopiato alla vigilia delle amministrative del  2012. A causa di un errore, per evitare il rischio di non poter presentare la candidatura di Riccardo Nuti a sindaco, un gruppo di loro avrebbe ricopiato centinaia di firme. «So che è stato uno stupido errore –scrive La Rocca sulla sua pagina Facebook e mi dispiace se ho deluso qualcuno». Un’indagine spinosa alla quale si sarebbe aggiunto un altro capitolo: due testimoni avrebbero detto ai pm di aver firmato nei banchetti dei 5 stelle  per il referendum sull’acqua del 2011 e non per il sotegno alle liste comunali del 2012. Insomma i loro dati sarebbero stati “rubati”.

gds

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