Cinisi. La Segretaria Generale: «affetta da nullità la sfiducia a Manzella». Le opposizioni: «avevamo ragione»
“Giuseppe Manzella rimane il Presidente del Consiglio Comunale in carica”. E’ la reazione unanime dei gruppi di opposizione alla nota della Segretaria Generale.
“In attesa di provvedimenti degli organi competenti – dichiara la consigliera Conny Impastato del movimento La Rigenerazione – è stata ripristinata la legalità degli atti, ma auspichiamo che chi ha sbagliato paghi e che questo funga da deterrente verso eventuali ulteriori iniziative illegittime portate avanti da questa maggioranza consiliare. Nei giorni scorsi – prosegue Impastato ripercorrendo la vicenda – abbiamo più volte sottolineato l’illegittimità della seduta di giorno 7 novembre, che ha decretato la decadenza del presidente Manzella, per il contrasto tra le norme dello Statuto Comunale e le norme della legge regionale 6/2011, sia per quanto riguarda il quorum necessario per arrivare alla revoca del Presidente del Consiglio, che per quanto riguarda il doppio ruolo di consigliere/assessore Scrivano, che ha partecipato alla votazione. A queste illegittimità se ne è aggiunta un’ulteriore: la delibera n.96 del 7 novembre non è stata pubblicata nell’albo pretorio entro il termine di tre giorni previsto dalla legge regionale 11/2015; pertanto, ai sensi della stessa norma, essa è da ritenersi nulla.”
La questione era stata già sollevata in aula nei giorni scorsi ed era stato chiesto un parere alla Segretaria Generale che è arrivato nelle scorse ore. “L’atto è stato dichiarato affetto da nullità – dichiara Impastato – quindi giuridicamente non esistente. Ciò vuol dire che la seduta che ha portato alla revoca del presidente Manzella è nulla e di conseguenza lo è anche la seduta successiva che ha portato all’elezione del consigliere Antonino Ruffino come nuovo presidente.”
Dello stesso parere i consiglieri del Partito Democratico Salvatore Catalano, Vera Abbate e Caterina Palazzolo e la consigliera Monica Palazzolo di “E’ tempo di Cambiare”: “Avevamo ragione noi , la legge va rispettata!” affermano in una nota.
“Per questo motivo avevamo chiesto la sospensione della seduta in autotutela, richiesta non accolta dalla maggioranza e pertanto abbiamo abbandonato l’aula. La Deliberazione di Consiglio n. 96 del 7 novembre con cui la Maggioranza aveva revocato e sfiduciato il Consigliere Manzella era nulla in quanto la stessa non era stata pubblicata nei termini previsti dalla legge e cioè entro i tre giorni dall’approvazione.”