Partinico, denunciato due volte per furto di energia elettrica
Per un disoccupato partinicese quel vizietto di rubare la luce sarebbe stato davvero difficile da togliere tanto da finire per la seconda volta nei guai nell’arco di pochi mesi , e questa volta insieme alla moglie. L’uomo, D.A., 54 anni, già lo scorso mese di febbraio era stato deferito all’autorità giudiziaria dalla polizia del commissariato di Partinico per avere alimentato a scrocco di energia elettrica la propria abitazione di campagna.
Adesso è stato nuovamente denunciato dagli agenti dello stesso commissariato partinicese e con lui , questa volta, anche la coniuge, B.R., 44 anni, per avere rifornito abusivamente di corrente elettrica la loro abitazione di città. I due coniugi sono stati entrambi denunciati per furto aggravato in concorso di energia elettrica.
La coppia per risparmiare sulla bolletta e quindi per abbassare i consumi di corrente elettrica, avrebbe manomesso il contatore con l’apposizione di un magnete, mettendo in atto una frode, che pare sarebbe andata avanti da tempo, con un danno economico per la società erogatrice ancora da quantificare.
Le due denunce sono scattate nell’ambito di mirati controlli della polizia finalizzati al contrasto del diffuso fenomeno dei furti di energia elettrica, ma che puntualmente vengono scoperti dalle forze dell’ordine.
La coppia accortasi dell’arrivo degli agenti, intervenuti nell’abitazione unitamente al personale tecnico dell’Enel, avrebbe cercato immediatamente di disfarsi del magnete, togliendolo dal contatore.
Ma , tutto è stato inutile, perchè la calamita è stata recuperata : a consegnarla ai poliziotti sarebbero stati gli stessi coniugi, oramai alle strette.
Quel fraudolento sistema escogitato dai due coniugi, nella sostanza, avrebbe permesso di alimentare abusivamente di energia elettrica la loro abitazione di Partinico, con un consumo di corrente elettrica inferiore del 90 per cento rispetto al dato reale. Alcuni giorni fa i poliziotti dello stesso commissariato partinicese , hanno denunciato un’altra casalinga per lo stesso reato. In quel caso l’indagata , sempre con l’illegale utilizzo della calamita, avrebbe falsato le registrazioni in modo da pagare solo il 2 per cento degli effettivi consumi elettrici.
FOTO REPERTORIO