M5S contro la variante urbanistica per la Bertolino: “a rischio le attività di Bosco Falconeria”
“Cambiare la destinazione urbanistica di contrada Bosco Falconeria da zona agricola a zona industriale per poter consentire così lo spostamento della distilleria Bertolino di Partinico è uno stratagemma che non sta né in cielo né in terra. Chiediamo fermamente al Consiglio Regionale Urbanistico di non esprimere parere favorevole alla modifica del PRG del comune di Partinico”.
A dichiararlo sono i deputati M5S all’Ars Valentina Palmeri e Giampiero Trizzino che in queste ore hanno depositato apposita relazione al presidente del consiglio regionale urbanistica Giovanni Grutta ed all’assessore regionale al territorio ed ambiente Maurizio Croce. La questione Bertolino è intanto ancora sui tavoli della Commissione Europea dopo le segnalazioni dell’eurodeputato alcamese Ignazio Corrao.
“Manifestiamo ferma opposizione – scrivono i deputati – anche a nome anche dei comitati cittadini di Partinico, Alcamo, Balestrate e degli altri territori dell’area limitrofa, all’approvazione della variante al PRG del consiglio comunale di Partinico, città dove è presente la distilleria Bertolino, che ha modificato la destinazione urbanistica di una vasta area in c/da Bosco Falconeria, da zona agricola a zona industriale, (zona D1 insediamento di industrie insalubri di prima classe), che si trova nei pressi della strada statale 113, al confine con i territori dei comuni di Balestrate e Alcamo e che grava anche sui Piani Territoriali di Coordinamento e sui Piani Paesaggistici delle Provincie di Trapani.
Proprio per tali motivi, negli scorsi anni è iniziato un dialogo tra i proprietari della distilleria e l’amministrazione comunale per arrivare a una delocalizzazione della distilleria dall’area in cui si trova attualmente, viale dei Platani (zona prossima al centro città), a un’area più periferica e con vocazione industriale. Ma la proposta di variante che è stata approvata dal Consiglio Comunale di Partinico è incompatibile con l’attuale destinazione dell’area e con le vocazioni e le produzioni che si sono consolidate nel tempo, storicizzando nel territorio una serie di attività connesse all’utilizzo produttivo della terra, comprese le attività agrituristiche e agro-alimentari. La delocalizzazione della distilleria Bertolino nella zona di contrada Falconeria avrebbe un altissimo impatto ambientale mettendo in ginocchio un’economia basata sull’agricoltura e l’accoglienza di qualità. Difatti in quest’area continuano a fiorire numerose nuove attività economiche che operano nel settore agroalimentare del biologico, accanto ad aziende agricole tradizionali. Sono presenti fattorie, agriturismi e varie strutture ricettive, come sale da ricevimento. Tutte queste attività verrebbero annichilite e messe in ginocchio, fino alla chiusura come conseguenza delle attività del nuova impianto della azienda Bertolino. A queste riserve – scrivono i cinquestelle- se ne aggiunge un’altra: infatti il governo regionale ha più volte manifestato la volontà di realizzare in Sicilia impianti dove bruciare rifiuti e dal momento che nel protocollo sottoscritto tra il Comune di Partinico e la Distilleria Bertolino è prevista la trasformazione del prodotto in energia, esiste il fondato timore che il sito possa essere utilizzato anche come termovalorizzatore dei rifiuti.”