Il Comune di Carini ai ferri corti con la società “rosanero” di Zamparini

Se entro il prossimo 24 ottobre, il Palermo Calcio non pagherà gli oneri di urbanizzazione al Comune di Carini, la variante urbanistica approvata, a suo tempo, per realizzare il nuovo centro sportivo in contrada Zucco, decadrà definitivamente.

Zamparini, il patron friulano della società rosanero,  ha da sempre contestato all’ente locale  l’importo degli oneri di urbanizzazione da versare che ammontano a 2 milioni di euro. Cifra che, per il Comune andava sborsata addirittura entro lo scorso 24 agosto.

L’amministrazione del club di Viale del Fante, invece ha sempre contemplato la scadenza di ottobre e nei giorni scorsi  ha comunicato al Comune di Carini di voler pagare solo un milione e duecento mila euro, dei due milioni richiesti, calcolando l’ammontare sulla base delle tariffe previste per l’acquisto di verde agricolo.

Un percorso tormentato quello del progetto per la costruzione del nuovo centro sportivo che dovrebbe sorgere su un terreno di 12 ettari e mezzo con 12 milioni di investimento.

Un iter caratterizzato da polemiche tra la società sportiva e l’ente amministrato dal sindaco Giovì Monteleone che, sebbene a pochi giorni dal suo insediamento,  abbia preso a cuore l’iniziativa imprenditoriale, varando in tempi celerissimi la variante urbanistica e facendola approvare dal Consiglio Comunale in una seduta straordinaria che si svolse di sabato, oggi si ritroverebbe di fronte a vani tentativi di mediazione economico-finanziaria.

“Noi applichiamo la legge, dice il primo cittadino di Carini, rappresentiamo le istituzioni, non ci occupiamo di calcio mercato. Gli oneri di urbanizzazione che la società rosanero deve versare al nostro comune – prosegue Giovì Monteleone – sono stati calcolati in base alle tariffe stabilite dal Consiglio Comunale, nel rispetto delle norme in vigore; l’ammontare non può essere negoziato. La società di Zamparini non può continuare a puntare i piedi pretendendo di pagare 800 mila euro in meno dell’importo previsto, come se i campi di calcio fossero verde agricolo; se non verserà i  2 milioni richiesti – dice ancora il sindaco di Carini –  il 25 ottobre, per noi,  il progetto non avrà più motivo di esistere e, quell’area potrà essere utilizzata per coltivare vigneti per produrre il Moscato dello Zucco”.

Il problema, dunque, è prettamente economico e rischia di far sfumare il sogno del nuovo centro sportivo del Palermo Calcio.

 

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