Castellammare, comune parte civile nel processo “Cemento del Golfo”

Il Comune di Castellammare del Golfo si costituisce parte civile nel procedimento penale a carico di sei persone arrestate dai Carabinieri nel mese di marzo tra Alcamo e Castellammare nel corso dell’operazione denominata “Cemento del Golfo”. I sei sono accusati, a vario titolo, di associazione mafiosa, estorsione e danneggiamento aggravato, intestazione fittizia, frode nelle pubbliche forniture e furto. La giunta ha già affidato l’incarico legale per la costituzione di parte civile nel processo.

«Questa amministrazione tutela gli interessi della collettività e tra i suoi obiettivi programmatici e politico-istituzionali pone in primo piano legalità e antimafia – afferma il sindaco Nicolò Coppola-. Il Comune è parte lesa e abbiamo quindi affidato l’incarico legale per la costituzione di parte civile in questo procedimento penale, così come in tutti gli altri che riguardano fatti illeciti ed attività criminali consumate, tentate o ideate nel nostro territorio. Il fine è quello di tutelare gli interessi di tutti i cittadini e dunque del Comune che, scelta da noi sempre condivisa, si è impegnato a costituirsi parte civile in tutti i procedimenti penali riguardanti fatti illeciti ed attività criminali della mafia, di usura e del racket al fine di ottenere il risarcimento dei danni subiti per i presunti reati. Non è inoltre secondario il danno morale e di immagine per la nostra Castellammare che, agli onori della cronaca per queste vicende criminali, è praticamente incalcolabile».

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