Carini. Domani il “Giubileo del mondo del lavoro” nella zona industriale

«Affrontare i problemi per cercare soluzioni», è il proposito del sindaco di Carini Giovì Monteleone che domani pomeriggio parteciperà al “Giubileo del mondo del lavoro” in programma a partire dalle 16.30 al centro direzionale IRSAP nella zona industriale. All’iniziativa parteciperanno oltre all’arcivescovo di Monreale, monsignor Michele Pennisi, pure le organizzazioni sindacali CGIL CISL UIL, Confcommercio, Confindustria, il movimento cristiano dei lavoratori, l’ Associazione industriale CIAC Carini e l’assessore regionale alle attività produttive Mariella Lo Bello, e perciò «sarà l’occasione –sottolinea Monteleone- per affrontare i problemi e così cercare soluzioni per dare stabilità occupazionale e quindi serenità alle famiglie. Riteniamo –prosegue il sindaco- che l’area industriale di Carini per la sua invidiabile ubicazione e per la professionalità delle maestranze deve essere oggetto dell’attenzione di tutte le istituzioni per programmare il rilancio del manifatturiero che passa anche da una moderna infrastrutturazione e l’applicazione delle nuove tecnologie digitali che ben si inserisce nel progetto del governo nazionale dell’industria 4.0. La nostra zona industriale ha tutte le competenze per realizzare questo progetto. L’amministrazione comunale sin dal suo insediamento –sottolinea Giovì Monteleone- si è preoccupata di restituire decoro e pulizia a quest’area, che da tanto tempo mancavano e che costituiscono il biglietto di visita per gli imprenditori e per coloro che vogliono investire nel nostro territorio, ma si vuole anche occupare di essere protagonista e partecipe a tutte le vertenze e i tavoli di lavoro che trattino i problemi che attanagliano le aziende e i lavoratori per contribuire alla loro soluzione e per predisporre un piano di sviluppo dell’area industriale di Carini e ribadiamo –conclude il sindaco- la nostra ferma contrarietà a cambi di destinazione d’uso degli stabilimenti industriali in attivitá commerciali improduttive e fallimentari».

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