Capaci. Cresta sui buoni pasto, nei guai due impiegati comunali

Respingono ogni accusa i due impiegati comunali di Capaci accusati di peculato e falso in concorso: una si sarebbe appropriata di 809 buoni pasto, l’altro l’avrebbe coperta. Secondo quanto scrive oggi il Giornale di Sicilia, i due rischiano la sospensione dal servizio, almeno questo è quanto chiesto dal pubblico ministero Enrico Bologna che si è avvalso delle indagini del carabinieri della compagnia di Carini e della stazione di Capaci. Il provvedimento diventerà esecutivo solo se e quando il giudice accoglierà la richiesta. Secondo l’accusa l’impiegata si sarebbe appropriata di 809 buoni pasto, i residui di quelli che vengono mensilmente distribuiti ai dipendenti comunali. Valore dei ticket quattro mila euro. Temendo di essere scoperta la donna avrebbe allora chiesto al collega di modificare alcuni atti. Ieri i due impiegati si sono difesi davanti al Gip Giangaspare Camerini, respingendo ogni accusa. Contattato telefonicamente il sindaco di Capaci, Sebastiano Napoli si è limitato a dichiarare: «prendiamo atto della vicenda, ci sono delle indagini in corso ma non voglio rilasciare alcun commento»

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