Partinico, sorpresi a rubare in una fabbrica in disuso. Arrestati
Beccati a rubare in una fabbrica di lampadari in disuso, sottoposta da tempo a confisca giudiziaria ,sono stati arrestati dai carabinieri della compagnia di Partinico , per furto aggravato in concorso.
I due ladri, entrambi partinicesi, avevano già caricato su una moto ape, parcheggiata davanti alla fabbrica, materiale ferroso e infissi di alluminio appena divelti dalla struttura ed erano già pronti alla fuga, quando sul posto sono piombati i militari dell’arma che li hanno colti con le mani nel sacco, mandando così in fumo il loro raid furtivo.
A finire in manette sono stati Antonino Rossello 38enne e Roberto Lo Biundo 29enne, entrambi già noti alle forze dell’ordine per vari reati contro il patrimonio e già condannati per gli stessi.
I due arresti sono maturati nell’ambito di un serrato controllo del territorio messo in campo dai carabinieri della stessa compagnia partinicese per arginare e reprimere i reati predatori. L’episodio è accaduto qualche giorno fa, ma la notizia si è appresa soltanto ieri. In questo caso ad attirare l’attenzione dei militari dell’arma , impegnati, come detto, in un servizio di pattugliamento nella zona in oggetto, sono stati alcuni movimenti sospetti all’interno della fabbrica , che si trova in contrada Pantalina, territorio di Partinico. Un’area di campagna, dove si erano già verificati altri furti, seguiti dai relativi arresti dei ladri. Per i due giovani malviventi , l’inaspettato fuori programma è arrivato quando dopo aver smontato diversi infissi in alluminio e asportato una quantità di materiale ferroso, (quali ad esempio, vecchie attrezzature utilizzate dalla stessa fabbrica quando era in attività), sono giunti i carabinieri, che li hanno sorpresi proprio mentre stavano ultimando il carico degli oggetti rubati sulla moto ape in uso ad uno dei due ladri , precludendogli così ogni possibilità di fuga. Gli arrestati su disposizione del magistrato sono stati sottoposti agli arresti domiciliari in attesa di essere giudicati col rito direttissimo , presso il tribunale di Palermo. L’udienza si è conclusa con la convalida degli arresti e la sottoposizione per entrambi alla misura dell’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria