Mercoledì sit-in di protesta dei forestali davanti Palazzo d’Orleans
Il 2016 rischia di passare alla storia del comparto forestale come peggiore del 2015, quando migliaia di forestali non riuscirono, a completare le giornate di legge poiché, ad oggi, il Governo Crocetta non dispone di una quota significativa delle risorse necessarie.
A sostenerlo è il sindacato di categoria Sifus che, insieme alla Mab ha organizzato per dopodomani, a Palermo un sit-in di protesta per rivendicare il completamento delle giornate e il ritiro della controriforma Cracolici.
“Gli avviamenti al lavoro di questi giorni che stanno riguardando i forestali di quasi tutte le province – scrive l’organizzazione sindacale – o non sono previsti fino al completamento delle giornate, o se lo sono, mancano di parte importante di copertura finanziaria. Non sono ad oggi disponibili infatti, i fondi che si aspettano dal CIPE e qualora, nelle more degli avviamenti in corso, il Governo non dovesse anticipare i fondi necessari attingendo da altri canali, per motivi di calendario, non ci sarebbero i tempi per completarle. In pratica – prosegue la nota – è’ in serio rischio il completamento della stessa campagna antincendio poiché necessitano le risorse per una ventina di giorni. Come se ciò non bastasse, anche nell’ipotesi in cui il comparto forestale si trovasse in un clima di serenità economica e quindi, senza rischi di perdere giornate, si troverebbe comunque davanti la realistica possibilità di subire, da gennaio, la controriforma Cracolici approvata dall’Assemblea Regionale Siciliana”.
Secondo il sindacato di categoria, “la Controriforma Cracolici, dopo aver previsto l’illusorio aumento di competenze per i lavoratori forestali, stabilisce che queste possono essere realizzate, fermo restando le disponibilità di fondi ed in ogni caso che i forestali debbono rimanere a disposizione del datore di lavoro, l’intero anno. In parole povere, cancella, tra gli altri, le garanzie occupazionali ed istituzionalizza le chiamate a “spezzatino”.
Per queste ragioni, SIFUS e MAB alzeranno la voce davanti Palazzo d’Orleans dopodomani, dalle 10 in poi, per rivendicare il completamento delle giornate di legge, l’immediato pagamento degli stipendi pregressi, il ritiro della riforma Cracolici e la ripresa della discussione con relativa approvazione del ddl 104 sulla stabilizzazione, promosso dai lavoratori forestali.