Le sentenze dei processi attesi dopo la pausa estiva
Con il processo sulla trattativa stato mafia, ripreso ieri, ricomincia la stagione giudiziaria. Diversi i procedimenti in corso di cui si attendono ormai le sentenze, dalle spese pazze all’Ars, ai processi dei clan mafiosi di Palermo e provincia. A metà settembre probabilmente si consocerà l’esito del braccio di ferro fra i difensori dei cronisti dell’Espresso, Piero Messina e Maurizio Zoppi, e i pm di Palermo. Gli avvocati Carlo Federico Grosso, Nino Caleca e Fabio Bognanni, che difendono Messina e Zoppi, accusati calunnia e pubblicazione di notizie false, hanno chiesto un nuovo incidente probatorio per ascoltare in aula tutte le intercettazioni fra il chirurgo plastico Matteo Tutino e il presidente della Regione, Rosario Crocetta. Tutino, medico personale del governatore, secondo quanto scritto sul Settimanale, avrebbe pronunciato la frase “Lucia va fatta fuori come il padre”, davanti ad un silente Crocetta. In subordine, i legali hanno chiesto una nuova perizia sulle conversazioni. L’udienza è stata rinviata al 20 settembre, giorno in cui si conoscerà anche il parere della Procura che, ha sempre smentito l’esistenza della frase dello scandalo.
Il 23 settembre dovrebbe essere pronunciata la sentenza nei confronti del senatore Antonio D’Alì. La Procura generale ha chiesto la condanna a 7 anni e 4 mesi per concorso esterno in associazione mafiosa per l’ex senatore che in primo grado è stato assolto per i fatti successivi al 1994 mentre erano state prescritte le accuse per le contestazioni precedenti.
A novembre si saprà se finiranno sotto processo Patrizia Monterosso, segretario generale della Regione, e Anna Rosa Corsello, ex dirigente del dipartimento della Formazione. Le due indagate avrebbero commesso un peculato da 11 milioni di euro. Nello stesso mese inizierà il processo per le cosiddette spese pazze dell’Ars. Dopo la condanna inflitta a Innocenzo Leontini in abbreviato, inizierà il dibattimento per Giulia Adamo, Giambattista Bufardeci, Nunzio Cappadona, Rudy Maira, Livio Marrocco, Cataldo Fiorenza e Salvo Pogliese.
Per quanto riguarda Cosa Nostra, si attendono le sorti processuali di un gran numero di persone che avrebbero fatto parte dei clan di Palermo e provincia, da Porta Nuova