Delocalizzazione Bertolino, Sicula (PD): «un passaggio storico per Partinico»
«Nonostante le mistificazioni di chi in questi anni ha fatto di tutto per mettere i bastoni tra le ruote e frenare il processo avviato per spostare la distilleria Bertolino dal centro abitato, la delocalizzazione della distilleria è ormai una realtà che si sta concretizzando con i fatti e non con le parole». Lo dice in una nota il segretario del circolo PD di Partinico Franca Sicula. «L’approvazione definitiva in consiglio comunale della variante urbanistica sulla delocalizzazione della distilleria Bertolino, rappresenta una conquista storica per la città. Si sta portando a compimento una grande battaglia per migliorare la qualità della vita dei cittadini di Partinico che ha visto in prima fila il PD e l’amministrazione Lo Biundo. Le bufale di questi giorni sull’ipotesi di un termovalorizzatore a Partinico, fotografano perfettamente l’atteggiamento ambiguo di alcune forze politiche che invece di rimboccarsi le maniche, hanno fatto ostruzionismo cavalcando la menzogna. Riepiloghiamo: prima gli oppositori della delocalizzazione hanno detto che la delocalizzazione non si sarebbe mai realizzata, poi solo qualche settimana fa, non appena hanno capito che la procedura andava avanti, dopo il via libera dell’ARTA alla proposta di variante, hanno corretto il tiro dicendo che non si trattava di delocalizzazione perché il progetto prevedeva un nuovo impianto: come se liberare la città da un insediamento industriale di 70.000 metri quadri, per essere chiamato delocalizzazione presupponesse di rimontare mattone per mattone il vecchio impianto, obsoleto e dall’impatto ambientale sicuramente maggiore. Infine il capolavoro della mistificazione degli ultimi giorni. Per runa parte dell’opposizione la delocalizzazione porterebbe alla nascita di un termovalorizzatore in Contrada Sant’Anna. Una bufala, un tentativo disperato per distogliere l’attenzione dei cittadini, allarmandoli con una notizia completamente infondata. Se si trattasse di un termovalorizzatore, Il potere calorifero di questo impianto oggetto di approvazione, sarebbe in grado recepire un quantitativo appena sufficiente a smaltire i rifiuti solidi urbani della sola città di Partinico. Chi si prenderebbe mai la briga di autorizzare un termovalorizzatore per trattare i rifiuti di un solo comune, un impianto del genere dovrebbe almeno coprire una provincia intera. L’opposizione potrebbe dire che l’impianto potrebbe ampliarsi: ebbene si tratterebbe di un progetto completamente diverso da quello varato dal consiglio comunale, questo presupporrebbe, un iter da iniziare d’accapo che richiederebbe altre autorizzazioni, anche ministeriali perché il progetto dovrebbe rientrare nel Piano rifiuti regionale, ulteriori passaggi in consiglio comunale e soprattutto anni di tempo. Quindi si tratterebbe di una storia a parte. Ma è la “Storia” che si sta facendo con la delocalizzazione, che proprio non va giù a questa parte di opposizione».