Carini, azienda abbandona rifiuti in Via Morello. I caschi bianchi denunciano i responsabili
Numerosi scatoloni, stracolmi di documenti contabili, sono stati rinvenuti dai caschi bianchi in via Angelo Morello, all’angolo di via Ponticelli a Carini.
Allertati da numerosi cittadini, gli agenti del locale comando di polizia Municipale sono intervenuti sul posto per i rilievi di rito.
I vigili urbani, rovistando tra i rifiuti per esaminarne il contenuto, hanno individuato i responsabili che sono stati denunciati a piede libero.
L’intervento rientra nell’ambito dell’attività di prevenzione e repressione disposta dal sindaco di Carini Giovì Monteleone e dagli assessori delegati Franco Candela e Marika Sciarrino.
Gli uomini diretti dal comandante Marco Venuti, dopo una prima ricognizione, hanno informato dell’accaduto il primo cittadino di Carini, che si è subito recato sul posto, aiutando i caschi bianchi ad esaminare i rifiuti rinvenuti, fino ad accertare la provenienza degli stessi.
Grazie al materiale rinvenuto all’interno degli scatoloni, è stato possibile risalire alla sede legale di un’azienda di spedizione e logistica, con sede legale in Provincia di Caserta che, contattata dal Comandante Venuti, ha riferito l’esistenza di una loro filiale a Carini.
Sui fatti, sono in corso ulteriori indagini di polizia giudiziaria. Sarà necessario verificare, infatti, le precise responsabilità che, si potranno compiutamente determinare solo a seguito dell’analisi dei formulari che le ditte sono tenute a predisporre.
Ma c’è di più. Il comando di Polizia Municipale di Carini, stante la natura contabile della documentazione rinvenuta, ha deciso di coinvolgere gli organi di polizia tributaria per verificare la legittimità dello smaltimento della stessa, visto che si tratta di carte con date inerenti annualità recenti.
Insomma si profilano tempi duri per chi a Carini pensa di continuare ad abbandonare illecitamente i rifiuti. Lo dimostrano gli oltre 1500 verbali redatti dall’inizio dell’anno, anche grazie al sistema di videosorveglianza e i 30.000 euro di pagamenti gia’ effettuati dai trasgressori nel solo mese di agosto.