Carini. A rischio i lavoratori Selital, il sindaco: «no a speculazioni aziendali»
In 120 rischiano di perdere il posto di lavoro, sono i dipendenti della Selital (ex Italtel) di Carini. L’azienda –che fa parte del Gruppo Selcom- produce schede elettroniche per conto di importanti Clienti internazionali nei settori Automotive e Telecomunicazioni ed ha un’altra sede a Settimo Milanese dove sono impiegate 15 unità. Nel corso di un incontro tenutosi il 7 settembre al Ministero dello Sviluppo Economico –si legge in una nota-, la proprietà ha reso noto il grave stato di crisi economico finanziario che rischia di compromettere nel brevissimo termine la sopravvivenza dell’intero Gruppo (770 in totale i lavoratori impiegati nei quattro siti italiani), nonostante le prestazioni dell’azienda, in termini di fatturato e di risultato economico, siano positive e con trend di netto miglioramento rispetto al passato. «L’azienda avrebbe spiegato che le strade individuate per uscire dalla crisi (cessione di una attività aziendale presso Bologna, ed avvio delle trattative per una immissione di liquidità da parte di un fondo straniero) sembrerebbero quasi compromesse. Secondo i sindacati, lo scenario che si va profilando, in mancanza di una diversa soluzione e nonostante ci siano in corso tentativi per riaprire le trattative, sarebbe quindi di una chiusura di tutti i siti italiani con gravi ricadute occupazionali e con la perdita di una realtà produttiva innovativa e quasi unica nel panorama industriale nazionale, già impoverito da anni di crisi economica». Le Rappresentanze sindacali e le segreterie territoriali chiedono con urgenza l’intervento delle istituzioni Siciliane, affinché venga fatto tutto il possibile per scongiurare una nuova disastrosa perdita di posti di lavoro (tra dipendenti ed indotto) e un irreversibile impoverimento del tessuto industriale locale. Oggi al MISE tornano a riunirsi tutte le parti in causa (proprietà, rappresentanti delle istituzioni locali e nazionali, parti sociali) e i lavoratori della sede di Carini hanno organizzato un sit in davanti ai cancelli. Sulla vicenda interviene il sindaco Giovì Monteleone che afferma: «l’amministrazione comunale non si presterà a eventuali speculazioni aziendali e non permetterà mai il cambio di destinazione d’uso degli immobili nei quali opera la Selital. Sito industriale è nato e sito industriale rimarrà. L’amministrazione comunale nel solidarizzare con i lavoratori sta esercitando le pressioni necessarie presso le istituzioni per la soluzione della crisi».