Partinico. Approvato rendiconto 2015, Ricupati: “conti non veritieri”. Provenzano: “fatta chiarezza”

Il consiglio comunale di Partinico ha approvato con 11 voti a favore e 8 contrari, il rendiconto 2015. Una seduta, quella di ieri, caratterizzata da aspre polemiche fra gli schieramenti politici con l’opposizione che ha parlato di “bilancio non veritiero” e la giunta che ha replicato che è stata fatta una grande operazione verità.

“La situazione economica è davvero preoccupante, ma ciò che è peggio è la volontà di nascondere i problemi come la polvere sotto il tappeto – afferma Gianluca Ricupati di Cambiamo Partinico. E’ stato approvato un bilancio non veritiero: non sono stati discussi 1 milione di debiti fuori bilancio, sono state inserite percentuali ridicole della riscossione tributi, viene oscurato il debito con l’Ato Rifiuti e il comune continua ad indebitarsi. Ad oggi – prosegue il consigliere Ricupati – ogni cittadino, perfino un bambino, ha sulle spalle un debito di procapite di 466 euro. L’amministrazione rinvia la soluzione ai problemi perchè pensa di passare la patata bollente nelle mani della futura (e – si spera – diversa) classe dirigente di Partinico. Secondo voci sempre più insistenti – afferma Ricupati – il sindaco infatti rassegnerà le dimissioni del 2017 per candidarsi alla Regione.”
Cambiamo Partinico ha presentato un indirizzo per internalizzare il servizio di riscossione, al momento gestito in parte dalla Serit. L’amministrazione avrebbe approvato una delibera per esternalizzare adesso tutti i tributi e affidare la riscossione ad una ditta esterna. Per l’opposizione, potrebbe così verificarsi un un “nuovo caso Borgetto”.

Soddisfatto invece l’assessore al bilancio Gianlivio Provenzano che respinge le accuse della minoranza: “è stato fatto un grande lavoro di pulizia dei residui, un riaccertamento ordinario che aveva tutte le caratteristiche di un riaccertamento straordinario, abbiamo determinato un avanzo di oltre 5 milioni di amministrazione che servirà al risanamento dell’ente e in opere di investimento. E’ vero che c’è un problema di liquidità, ma che deriva in gran parte dello stipendio dei contrattisti, che purtroppo non vengono coperti dai fondi regionali. Ma abbiamo fatto – conclude Provenzano – una grande operazione di chiarezza e verità sui conti.”

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