Scontro Crocetta-Montelone: «ha lasciato per giorni i rifiuti per strada». «Non avevamo una discarica»
“Dai report avuti dal gestore della discarica di Lentini, Sicula trasporti, abbiamo accertato che dall’1 al 5 luglio, nonostante tutti i comuni siciliani conferissero regolarmente e non ci fossero problemi, il comune di Carini non ha inviato alcun compattatore in discarica, lasciando i rifiuti perle strade.”
E’ l’atto di accusa del presidente della Regione Rosario Crocetta nei confronti del sindaco Giovì Monteleone che in queste settimane ha alzato i toni dopo l’aggravarsi dell’ennesima emergenza rifiuti.
“Un comportamento gravissimo – ha detto ancora Crocetta – che contesteremo formalmente all’amministrazione comunale, invitata dal governo regionale a chiarire il perché in quei giorni non ha effettuato il conferimento nonostante fosse autorizzata per 70 tonnellate al giorno e per quale ragione ha poi accusato il governo regionale, chiedendo addirittura l’invio dell’esercito, quando la gravità della problematica ambientale a Carini è di mera responsabilità del Comune”.
In realtà però, come dimostrano le recenti cronache, Carini è stata autorizzata a scaricare a Lentini soltanto a partire dal cinque luglio, così come conferma il sindaco Giovì Montelone che ripercorre le fasi salienti della vicenda: “secondo l’ordinanza 5rif, Carini avrebbe dovuto conferire i rifiuti nella discarica di Bellolampo a partire dal primo luglio. Dal 30 giugno però, la Rap, gestore dell’impianto- ricorda Monteleone – fa sapere di non potere accogliere tutti i rifiuti dell’area metropolitana di Palermo. Soltanto il 4 luglio, il dirigente regionale Marco Pirillo firma la nuova disposizione per farci scaricare a Lentini, a partire dal giorno successivo. In questa situazione di caos c’è chi ne approfitta per sbarazzarsi di qualunque di ogni tipo di rifiuto, anche pericoloso, abbandonandolo per strada. Il controllo di un territorio di 76 chilometri quadrati è difficile con soli 17 vigili urbani. Sopratutto nel fine settimana quando arrivano oltre 60.000 persone in più. Per questo – dice Montelone – ho chiesto l’aiuto dell’esercito. Non vorrei ulteriormente entrare in polemica con il Presidente della Regione, mi interessa piuttosto collaborare per una soluzione: io farò la mia parte da sindaco e per farla fino in fondo al presidente ho già chiesto gli strumenti, che a lui spetta dare, per poter operare e rendere più pulito il mio territorio .
Ho profondo rispetto del suo ruolo istituzionale e per il bene del mio paese sono disponibile a essere convocato dal Presidente anche di domenica sera previa chiamata telefonica fatta un’ora prima , com’è già successo.”
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