La denuncia dei vigili del fuoco del Conapo: «stipendi bassi e mezzi senza carburante»
Hanno incrociato le braccia per quattro ore, dalle 9.00 alle 13.00 di questa mattina, i Vigili del Fuoco di Palermo in contemporanea con i colleghi di tutta Italia si sono astenuti dal lavoro per chiedere la governo provvedimenti legislativi di equiparazione del trattamento retributivo e pensionistico con quello degli altri Corpi dello Stato. La denuncia arriva dal Conapo, il sindacato autonomo dei Vigili del Fuoco, che ha organizzato per mercoledì una protesta a Roma davanti alla sede del Ministero dell’ Economia, alla quale parteciperà anche una delegazione di pompieri palermitani. «Rischiamo la vita come e più degli appartenenti agli altri Corpi dello Stato e siamo impiegati nei servizi di pronto intervento dal giorno dell’ assunzione sino al giorno della pensione, un servizio operativo che non ha eguali nello Stato, eppure ‐ spiega il segretario provinciale del Conapo Benedetto Chiavello ‐ siamo il Corpo meno retribuito, percepiamo oltre 300 euro mensili in meno e non abbiamo le tutele previdenziali degli altri corpi, nonostante diamo la vita per la sicurezza dei cittadini. Siamo veramente amareggiati dal disinteresse della politica verso i Vigili del Fuoco, eppure non chiediamo privilegi ma la sacrosanta parità di trattamento lavorativo. Chiediamo a Renzi e Alfano di dare ai Vigili del Fuoco la stessa dignità lavorativa degli altri servitori dello Stato». Il Conapo chiederà un incontro pure con il Prefetto di Palermo per denunciare una serie di problemi: dalla mancanza di carburante per i mezzi del comando provinciale alle difficoltà delle sedi di servizio locali, alla carenza di personale. Nonostante le azioni di protesta, i Vigili del Fuoco del Conapo garantiranno i servizi essenziali di soccorso pubblico alla popolazione